Ha suscitato clamore in città il sondaggio della DIGIS sul gradimento da parte dei cittadini dell'operato del Sindaco Di Pangrazio. Da osservare anzitutto che la stessa DIGIS sottolinea in un comunicato che la rilevazione è statisticamente significativa, quindi oggettiva, con ben 3846 gli elettori contattati tramite intervista telefonica condotta con il metodo CATI e confidenza assai elevata (95%).
Di Pangrazio è stato eletto Sindaco nel 2012 con un ampio consenso, pari al 57% dei votanti. Ebbene, dopo quattro anni di governo, quel patrimonio di voti e di fiducia è stato largamente dilapidato e soltanto il 31% degli elettori ritiene opportuna la ricandidatura del Sindaco. Una bocciatura senza appello. Dopo aver provato le capacità amministrative del Sindaco, due cittadini su tre esprimono delusione e ritengono opportuno che il “manager pubblico” si faccia da parte.
La critica dei cittadini si concentra sulla mancata realizzazione delle promesse elettorali del Sindaco. Soltanto un cittadino su cinque pensa che quanto promesso sia stato effettivamente realizzato su tutti gli interventi qualificanti promessi dall'attuale Amministrazione: apertura dell'Interporto, restyling del centro storico, manutenzione stradale, Accademia Internazionale di Cucina, realizzazione della nuova sede dell'Università, conclusione dei lavori del Nuovo Municipio...è lungo l'elenco delle cose non fatte seppure annunciate in pompa magna. Un giudizio particolarmente negativo si registra pure nella gestione ordinaria della manutenzione stradale (79% di insoddisfatti) e della sicurezza in città (63% di insoddisfatti). Quasi il 60% gli insoddisfatti sulla gestione del verde pubblico ed il 55% si lamentano pure della cattiva gestione della mobilità e del traffico. Gli elettori sono molto preoccupati per la drammatica situazione occupazionale, e ritengono del tutto insoddisfacenti (82%) le iniziative nel campo del lavoro intraprese dall'attuale Sindaco. Unica nota positiva, la gestione dei rifiuti (70% i soddisfatti).
Insomma, Di Pangrazio esce dal sondaggio più che malconcio: il bilancio come amministratore è semplicemente fallimentare, mentre dal punto di vista politico è colpito ed affondato. La Città vuole voltare pagina, non vuole più un Sindaco "chiacchierone" che pur di vincere le elezioni aveva promesso la Luna. Davvero troppe le promesse, davvero pochi i fatti realizzati. Ora tocca agli uomini ed alle donne di buona volontà scendere in campo, ed organizzare l'alternativa ad un Sindaco non più proponibile. La gente perbene, gli imprenditori impoveriti, i lavoratori stremati ed i giovani senza alcun futuro sono già in allerta. Ad Avezzano occorre un nuovo leader ed un nuovo progetto politico: si innescherà a quel punto un moto indomabile di liberazione che darà alla Città il Sindaco che merita.
Redazione Avezzano Informa