TAGLIACOZZO. Dopo i fatti di cronaca che sabato notte hanno coinvolto un 27enne di Tagliacozzo, aggredito insieme ad una sua amica, stando ai racconti dei testimoni, per motivi omofobi, parla il sindaco Maurizio Di Marco Testa a fianco delle vittime e a difesa della sua città.
«Quando accadono episodi simili» dichiara il primo cittadino «la tranquillità e la serenità della mia città si frantumano come vasi di coccio o anfore di vetro. È impensabile che, nel 2016, accadano ancora violenze di questo tipo. Appena ho appreso della notizia spiacevole, mi sono sentito coinvolto nel fatto alla pari di un padre di famiglia. Sono vicino ad entrambi i ragazzi aggrediti e confido enormemente nelle indagini che avverranno, le quali saranno volte a rintracciare l’identità degli aggressori, ad oggi sconosciuti».
Il giovane preso di mira da insulti e da pugni, dopo le prime cure ricevute al Pronto Soccorso di Avezzano è stato dimesso con una prognosi di otto giorni. La sua amica, di 26 anni, anche lei di Tagliacozzo, è stata invece dimessa con una prognosi di sei giorni totali, a seguito della violenza subita. «È triste ascoltare ancora storie di non accettazione, di rifiuto e di condanna insensata nei confronti di ragazzi che stanno incominciando or ora la loro avventura personale nel panorama della vita» aggiunge Di Marco Testa. «Condanno qualsiasi tipo di violenza» commenta «proprio perché gli atteggiamenti aggressivi non risultano essere affatto strumenti di costruzione di una società, ma disintegrano alla base qualsiasi tipo di civiltà».
A Piazza dell’Obelisco, luogo in cui è avvenuto il fatto, ci sono diverse telecamere di videosorveglianza che potranno essere utili alle indagini dei Carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo, guidata dal capitano Edoardo Commandé. I militari procederanno con una denuncia per rissa, nel caso in cui, dal racconto video della memoria elettronica delle telecamere, emergesse con sicurezza il fatto che si sia trattata di una lite con più persone coinvolte.
Ad entrambi i giovani, finiti al Pronto Soccorso, oltre alle medicate contusioni sul volto, è stato ravvisato anche un forte stress emotivo, accusato proprio a causa dei fatti di violenza gratuita subiti sulla loro pelle. «Un’aggressione che fa paura. Qualsiasi tipo di barriera» conclude il primo cittadino «intacca enormemente l’umanità stessa delle persone. Ognuno, sulla terra da noi calpestata, deve essere libero di poter esprimere se stesso e di poter far crescere senza gabbie mentali o fisiche la propria personalità, anche e soprattutto a Tagliacozzo. È finita, oramai, l’era dell’omertà di fronte ad episodi di questo basso calibro. Basta voltare lo sguardo dall’altra parte o far finta che non sia accaduto nulla. Serve sensibilità, cultura, spirito di critica maturo, coscienza sviluppata e tanta auto-riflessione per far sì che il mondo da noi conosciuto sia un posto vivibile ed accogliente per tutti».
Redazione Avezzano Informa