I lavoratori della Vesuvius occupano da stamattina lo stabilimento del nucleo industriale di Avezzano. Dopo gli scioperi di venerdi 6 e lunedì 9 quindi, ancora una dimostrazione di compattezza per chiedere una cosa molto semplice: «Vogliamo la verità sul futuro della nostra fabbrica».
Già da ieri sera si raccoglievano voci che non facevano ben sperare visto che si parlava di una riorganizzazione a livello europeo della multinazionale che, tradotto in lingua corrente, potrebbe significare la chiusura dello stabilimento Vesuvius di Avezzano e il tutti a casa per chi ci lavora.
Sindacati e lavoratori hanno chiesto alla Regione di aprire al più presto un tavolo di crisi ma pare che a quel quel tavolo non ci sarebbero né rappresentanti Vesuvius a livello nazionale, né a livello più alto.
«Siamo in una situazione assurda e paradossale – così alcuni dipendenti Vesuvius del presidio – chiediamo di non essere lasciati in questa situazione drammatica dove nessuno sa nulla e chi sa non parla. Diteci di che morte dobbiamo morire ma ricordatevi che siamo tutti padri di famiglia».
Visto che la situazione non si sbloccava, i lavoratori non sono stati con le mani in mano e hanno contattato direttamente l’Amministratore Delegato Italia della Vesuvius il quale ha riferito che domani sarà a Londra per incontrare il CEO e forse se ne saprà di più.
Comunque ad oggi le notizie che circolano appaiono poco rassicuranti, la cosa sicura è che il presidio continua.
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