AVEZZANO. I Consiglieri di Partecipazione Popolare intervengono sull'impianto di rifiuti sanitari infetti ed altro materiale pericoloso, autorizzato lo scorso marzo nella Piana del Fucino.
"E' inaccettabile il comportamento del sindaco Di Pangrazio e dell'assessore Verdecchia sulla vicenda della società di smaltimento dei rifiuti tossici Sa.Ste, che tentano di liquidare velocemente con un improvviso ricorso contro una decisione già presa e che potevano e dovevano evitare.
Ancor più grave è l'atteggiamento del sindaco che, invece di intervenire sull'autorizzazione di un impianto di rifiuti tossici ed infetti nel Fucino che produrrà un impatto devastante sia sulla salute di tutta la comunità Marsicana sia sulle tante aziende che operano nel Fucino, tenta di deviare l'attenzione da tale gravissima mancanza comunicando alla stampa per l'ennesima volta la ristrutturazione delle scuole, avviata due anni fa, già finanziata dall'amministrazione Floris e continuamente annunciata da Di Pangrazio.
Mentre la replica dell'assessore Verdecchia, sempre attento e sensibile all'ambiente, risulta debole e soprattutto fuori tema.
Infatti - proseguono Barbonetti, Lamorgese e Gallese - la Regione Abruzzo ha sbugiardato Verdecchia che il 21 aprile scorso aveva negato il coinvolgimento del Comune di Avezzano da parte della Regione, rendendo note ben due convocazioni inoltrate nel 2013 e nel 2015 al Sindaco Di Avezzano per le Conferenze dei Servizi con le quali è stato poi approvato l'impianto di rifiuti pericolosi.
Conferenze ignorate e disertate dal sindaco Di Pangrazio.
Dopo la figuraccia e la palese bugia, assessore e sindaco corrono maldestramente ai ripari tirando fuori un ricorso sull'autorizzazione rilasciata alla società Sa.Ste.
Riteniamo che tale tardivo ricorso non cancella la menzogna raccontata alla cittadinanza dall'assessore e per tale gravissima ragione ci uniamo alla legittima richiesta di dimissioni dal suo incarico di amministratore pubblico.
Altrettanto, se non più grave, è il colpevole silenzio di un sindaco davanti alla bugia di un assessore.
Come mai non è intervenuto per confermare di aver ricevuto le convocazioni e gli atti sull'iter di autorizzazione, impedendo che un proprio collaboratore mentisse alla cittadinanza?
E com'è possibile che il sindaco del Capoluogo Marsicano non sia intervenuto immediatamente e con forza per bloccare l'autorizzazione di un impianto di rifiuti infetti nella piana del Fucino, lasciando passivamente che la Regione, con il parere favorevole del Presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio fratello del Sindaco, decidesse ancora una volta le sorti del territorio Marsicano?
Ancora una volta il sindaco Di Pangrazio decide di non decidere, non si impone, lasciando che Avezzano venga di nuovo considerata dalla Regione come l'ultima ruota del carro su cui scaricare ogni genere di magagna.
Continua a sottrarsi dalle proprie responsabilità evitando di intervenire su questioni serie, tentando di distogliere l'attenzione con notizie vecchie passate e ripassate alla stampa, aspettando che anche sull'ultima, gravissima questione Sa.Ste si spengano i riflettori e i cittadini dimentichino."
FDF