AVEZZANO. Prosegue il botta e risposta tra il capogruppo del Movimento 5 Stelle di Avezzano, Giorgio Fedele, e l’assessore all’ambiente del Comune di Avezzano, Roberto Verdecchia. Dopo la dichiarazione dell’amministratore avezzanese, la palla torna di nuovo ai pentastellati.
«Il fatto che l’assessore Verdecchia abbia reagito in maniera così scomposta» dichiara Fedele «ci conferma ancora una volta quanto l’amministrazione si trovi in forte disagio. Gli attacchi personali e le accuse infondate sono provocazioni che si commentano da sole. Nel merito, però, nessuno della maggioranza ha smentito le accuse che abbiamo sollevato e che, è bene ricordarlo, la Regione Abruzzo ha interamente confermato».
Il riferimento dei 5 Stelle è alla documentazione prodotta per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, Aia, a favore della Sa.Ste, nella quale sono molteplici i riferimenti al Comune di Avezzano, in quanto Ente la cui partecipazione al procedimento è necessaria e prevista dalla legge.
«Pertanto» va vanti il portavoce del M5S «alla luce di quanto emerso dai fascicoli della Regione Abruzzo, risultano smentite le affermazione dell’assessore Verdecchia circa il mancato intervento dell’amministrazione comunale perché non competente in materia di Aia, argomentazioni usate dallo stesso assessore per respingere le accuse mosse dal Movimento. «Non possiamo credere che Verdecchia conosca così poco le procedure disciplinate dal Codice dell’ambiente» argomenta ancora Fedele «al punto da confondere la valutazione di impatto ambientale, Via, con la procedura di Aia. Crediamo invece, come già sostenuto, che sia solo un modo per creare confusione dietro la quale nascondere le omissioni del Comune. Come ribadisce la Regione Abruzzo l’autorizzazione necessaria deve essere rilasciata attraverso il meccanismo della Conferenza di Servizi, alla quale sono invitate a partecipare le amministrazioni indicate dalla legge. In questo contesto, tralasciando la disciplina che regola lo svolgimento della Conferenza, legge numero 241/1990, la quale già prevede la possibilità che il Comune intervenga, trova applicazione l’articolo 29-quater del Codice dell’ambiente, D.lgs. numero 152/2006». «Tale articolo» spiega ancora il pentastellato «prescrive infatti il coinvolgimento dell’amministrazione locale sul cui territorio sorge l’impianto da autorizzare, ovvero il Comune di Avezzano. A questo poi, bisogna aggiungere quanto disposto dal “Testo Unico delle Leggi Sanitarie”, normativa anch’essa espressamente richiamata in sede di procedura Aia e che attribuisce al Sindaco il ruolo di Autorità Sanitaria, prevedendone la partecipazione a tutela della salute pubblica».
«Pertanto» conclude Fedele «risulta evidente che il Comune aveva, non solo il diritto, ma anche l’obbligo di intervenire e che l’assessore Verdecchia volutamente stia facendo confusione per evitare di dover spiegare le omissioni dell’amministrazione Di Pangrazio. Il M5S di Avezzano ribadisce quindi la necessità che l’assessore alla luce del comportamento assunto rimetta le proprie dimissioni. In alternativa è invitato a fornire pubblicamente gli atti ufficiali che smentiscono le affermazioni della Regione Abruzzo secondo la quale, in oltre sette anni di iter istruttorio, il Comune non ha mostrato alcuna intenzione di partecipare. Risulta poi assordante il silenzio dietro il quale continua a nascondersi il sindaco Giovanni Di Pangrazio, evidentemente non interessato a tutelare la salute dei cittadini di Avezzano e il loro diritto a conoscere la verità sulla gestione della res publica».
Redazione Avezzano Informa