Due mondi a confronto quelli che Danilo Ciaccia e ‘Nduccio, al secolo Germano D’Aurelio, portano nel brano “Signorì (ForEver)”. Una canzone e un video che inducono a viaggiare tra due epoche e due nazioni, dal 1900 al 2016, dall’Italia al Canada. Artisti molto diversi, ma accomunati dallo stesso, forte legame con le proprie radici, celanesi per il primo, pescaresi per il secondo.
In questa collaborazione, che assume i tratti di una vera e propria serenata un po’ rap e un po’ melodica, viene reinterpretato, non solo musicalmente, il romanticismo di inizio Novecento nell’era della globalizzazione. Una sfida controcorrente, ma fortemente voluta da entrambi, con il desiderio di focalizzare l’attenzione sul valore universale dell’amore, vissuto nelle emozioni, nei gesti e nelle parole scritte in una lettera che, anni dopo, diventerà canzone.
Ciaccia, che grazie al web ha spopolato fino in Canada con il brano “I so’ d Clan”, in questo nuovo lavoro con ‘Nduccio si mette in gioco anche nella regia toccando, come rivela lui stesso nella descrizione al video caricato su YouTube che, in pochi giorni, ha già superato le 3 mila visualizzazioni, discipline diverse quali l’etnografia e l’antropologia.
La narrazione del testo, spiega ancora l’artista celanese, mostra il vissuto di generazioni di emigranti, con diversi personaggi, ma un solo scopo: “invitare a non smettere mai di cercare, di guardare, di leggere, di capire, che tra i molti se e ma di ogni giorno, solo l’amore sa muovere tutto e superare i confini del tempo e dello spazio”.
Maria Caterina De Blasis