AVEZZANO. Adele Fiaschetti non ci sta ad essere stata completamente esclusa dall'Amministrazione Di Pangrazio dal procedimento di recepimento della Carta delle Donne nel Mondo soprattutto a vantaggio di chi solo pochi mesi fa "non tutelava le donne con la stessa enfasi".
Il Comune di Avezzano ha infatti annunciato nelle scorse ore di aver adottato la "Carta delle Donne nel Mondo" tramite una nota in cui nomina gli assessori Amatilli e Cerone come unici promotori di tale iniziativa.
L'ex presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Avezzano - che ha preso parte sin dall'inizio alla stesura della Carta delle Donne nel Mondo - si scaglia duramente contro l'Amministrazione Di Pangrazio per "aver dimenticato di nominare chi quel lavoro lo ha realizzato, ha investito il suo tempo, chi di quel lavoro ne è l'autore."
E definisce "parassitario" il comportamento di chi pur non avendo partecipato alla realizzazione del documento, se ne attribuisca interamente il merito dimenticando il lavoro che altri hanno svolto per anni.
Anzi, ricorda come - solo pochi mesi fa - la stessa Amministrazione si preoccupasse molto meno di tutelare le donne "valutando con molta ironia chi invece le oltraggiava".
Così la Fiaschetti (nella foto in alto a Milano durante la stesura della Carta delle Donne) ricorda come, in occasione dei post sessisti ed offensivi nei confronti delle donne che l'assessore Antonio Di Fabio pubblicava quotidianamente sulla propria pagina Facebook, tutta la Giunta Di Pangrazio, sindaco e donne incluse, liquidò velocemente la vicenda definendo "ironici" gli interventi dell'assessore mentre l'assessore Alessandra Cerone arrivò a definire "permalose e in malafede" le donne avezzanesi per essersi offese per le decine di post volgari ed allusivi pubblicati da un amministratore pubblico.
La stessa Fiaschetti dopo la vicenda Di Fabio, rassegnò le dimissioni dal proprio incarico di Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Avezzano.
La vicenda non è passata inosservata: le altre promotrici degli Stati Generali delle Donne, attraverso cui si è arrivati alla stesura della Carta delle Donne, fanno sapere di voler andare in fondo alla vicenda per dare il giusto riconoscimento al lavoro della collega Fiaschetti.
FDF