Commentando il Bilancio 2015, che a breve sarà approvato dai Comuni soci, gli Amministratori del Consorzio Acquedottistico Marsicano parlano addirittura di “svolta” nei conti del disastrato Cam. La svolta, se si leggono le carte, consisterebbe nel fatto che il macigno del debito, più di 80mln di euro, scende nell'ultimo esercizio dello 0,002%. In valore assoluto si tratta di una bazzecola, 216mila euro, un granello di sabbia in confronto ad un debito colossale che per l'appunto resta sopra gli 80milioni di euro.
Eppure tanto basta alla gestione del Cam per parlare di “svolta nei conti”, “percorso di risanamento”, ed altre simili amenità che sarebbero ridicole se non fossero tragiche.
Tragiche anzitutto per la comunità marsicana. Il disastro contabile del Cam è la rappresentazione plastica dell'ennesimo fallimento amministrativo del Sindaco di Avezzano, Di Pangrazio, che da quasi due anni ha assunto la delicata carica di Presidente della sorveglianza della società di gestione dell'acqua, con la pia intenzione di riportare un «clima di serenità tra i comuni soci» ed «avviare un percorso di risanamento» di una società afflitta da un debito astronomico, un debito, è il caso di sottolineare, che farebbe fallire all’istante una qualsiasi “normale” azienda sul mercato.
Entrambi gli obiettivi del Sindaco, appare dalle oggettive evidenze di bilancio, non sono stati colti: al Cam il clima è tutt’altro che sereno: basti leggere, per capire l'avvelenato clima sociale, le legittime esternazioni del Sindaco di Celano e, prima ancora, le dichiarazioni al fulmicotone del Sindaco di Trasacco. E neppure il risanamento si percepisce, dato che nel periodo di “sorveglianza” del Sindaco Di Pangrazio, gli indici di gestione sono peggiorati ed i debiti sono ulteriormente aumentati di otto milioni di euro, raggiungendo l’iperbolica cifra di 80.897.118 euro (dato di Bilancio al 31.12.2014) e sono praticamente identici nel progetto di Bilancio 2015.
Altro che svolta! La svolta non c'è, si tratta solo di propaganda e chiacchiere, ed è quasi sempre così, purtroppo, quando si ha a che fare con l'attuale Amministrazione del Sindaco di Avezzano.
A leggere bene le carte del Cam, c'è invece molto da preoccuparsi. Il Cam è una bomba ad orologeria e nessuno sa quando esploderà. Se la società non fallisce è solo e soltanto per per effetto della famosa sentenza del Tribunale di Avezzano, che considera “non fallibile” una società di gestione di un servizio pubblico essenziale come quello dell’acqua. Ma allora, chi pagherà il debito esplosivo della società? E qua casca l’asino. Di Pangrazio, sempre loquacissimo, non sa cosa dire, ed infatti sul debito del Cam non dice mai nulla, sta muto. Eppure si tratta di questione importantissima per i cittadini di Avezzano, già straziati da una tassazione comunale eccessiva e da crisi industriali senza precedenti. Se i cittadini di Avezzano fossero chiamati a pagare i debiti del Cam, per buona parte dovuti a gestioni dissennate, dovrebbero sborsare la bellezza di 17milioni di euro, la quota che toccherebbe appunto al Comune.
E questo rischio è tutt’altro che remoto. E’ vero che il Cam non può fallire, ma questo non significa che qualcuno non debba pagare il conto salato di una gestione discutibile. L’orientamento giurisprudenziale europeo è chiarissimo: nel caso di una Banca indebitata, che come il Cam non può fallire per i pericoli di contagio al sistema finanziario, i debiti devono pagarli i soci ed i correntisti. L’orientamento europeo è quello di “far pagare il conto” delle società pubbliche fallimentari, e sono tante, non già allo Stato, ovvero a tutta la collettività, ma soltanto ai soci, responsabili del debito. E dato che i soci del Cam sono i comuni (in primis Avezzano con il 22% del capitale) saranno inevitabilmente i cittadini a dover pagare per le allegrissime gestioni del Cam.
Mentre Di Pangrazio gioca alla politica ed alle poltrone, il debito del Cam sta tutto là, intero ed intatto, ed ai cittadini di Avezzano e della Marsica toccherà prima o poi di pagare il salatissimo conto.
E a proposito, che fine ha fatto la richiesta di commissariamento del Cam, seria ed argomentata, inviata dai tre consiglieri di Partecipazione Popolare al Prefetto dell'Aquila qualche mese fa?
Redazione Avezzano Informa