Uno è il paese che, nel 1943, venne quasi interamente distrutto dai tedeschi e oggi ospita il sacrario della Brigata Maiella, l’unica formazione partigiana decorata con la medaglia d’oro al valore militare. L’altro è il luogo in cui, il 12 agosto del 1944, le SS tedesche, insieme ad un manipolo di fascisti collaborazionisti, uccisero 560 persone inermi, tra le quali 130 bambini.
Taranta Peligna e Sant’Anna di Stazzema, due centri simbolo della Resistenza, saranno ora gemellati, come annunciato dal sindaco di Pratola Marcello Di Martino, nel corso del tradizionale incontro che si tiene la prima domenica di agosto, proprio per ricordare i partigiani della “Maiella” e tutti i caduti in guerra. All’annuale appuntamento era presente anche il 92enne Vincenzo Conicella, uno degli ultimi reduci della storica Brigata.
Il gemellaggio, che sarà stretto in nome dell’impegno e della memoria, sarà sancito il 3 e 4 settembre prossimi proprio nel borgo, in provincia di Lucca, luogo del terribile eccidio. (Mc.dB.)