MARSICA. Il presidente della deputazione amministrativa del Consorzio di Bonifica Gino Di Berardino ha nominato, facendo valere la prevalenza del suo voto, un suo personale consulente legale. Nella contrastata votazione, infatti, dove erano presenti quattro su cinque deputati, assente Vincenzino D’Elia, Mario Mancini della maggioranza e Dario Bonaldi della minoranza hanno votato contro, mentre a favore hanno votato il presidente Di Berardino e il vicepresidente Fabrizio Malizia.
«Il costo di questo ennesimo ed inutile regalo all’imposizione politica» commentano da Confagricoltura Abruzzo «è di 6.566.04 euro lordi annui, che graveranno sui ruoli dei consorziati». «L’esigenza di una consulenza legale fissa non è stata mai ritenuta necessaria dalle precedenti amministrazioni» dichiara il deputato Bonaldi «in casi di necessità ci si è sempre rivolti, innanzitutto, al personale interno, che con questa decisione viene umiliato, poi all’associazione regionale delle bonifiche e in ultima istanza all’ufficio legale dell’Anbi nazionale, alla quale il consorzio paga onerose quote associative anche per usufruire dei servizi legali». «È una convenzione troppo generica che, contrariamente a quanto affermato in delibera» aggiunge poi «non è stata minimamente discussa. Non è stata fatta una valutazione sull’entità delle cause attive e passive che vedono coinvolto il Consorzio annualmente, il compenso è forfettario e fisso, con la variabile dei giudizi attivi e passivi non previsti nell’impegno di spesa che potrebbe rilevarsi non sufficiente».
«Nella delibera» afferma invece il consigliere Sciarretta «per pudore, non è stato dettagliato l’esito della votazione né le motivazioni dei due deputati che hanno votato contro. Su questo argomento già nell’ultimo consiglio avevo chiesto chiarimenti, ma il presidente ha fatto lo gnorri evidentemente per la grave forzatura operata».
«È del tutto evidente» sostengono ancora da Confagricoltura Abruzzo, nella nota firmata dal direttore Stefano Fabrizi «che questa ulteriore scellerata decisione è stata imposta dagli sponsor politici del presidente, visto il profilo dell’incaricato. Si tratta dell’avvocato Pierluigi Oddi, vicesindaco di Civitella Roveto, persona molto vicina al sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio. Oddi è stato recentemente conosciuto dal vasto pubblico marsicano perché brillante presentatore nelle manifestazioni della settimana marsicana».
Confagricoltura si dice sempre più delusa da questa gestione anche perché le decisioni sono assunte da agricoltori che dovrebbero tutelale l’interesse dei consorziati che hanno ben altre priorità. «Assordante» proseguono dall’associazione di categoria «il silenzio della Coldiretti e della Cia, cui il presidente e il vicepresidente appartengono. L’assenza di un programma si evidenzia in queste scelte inutili e dispendiose come la recente istituzione delle commissioni. Languono le decisioni sul nuovo piano di classifica, sulla valorizzazione del territorio, sulla messa in sicurezza della galleria Torlonia».
«Il presidente Di Berardino e il vicepresidente Malizia alla fine devono sempre assecondare le pressioni politiche esterne» il parere del presidente di Confagricoltura L’Aquila Fabrizio Lobene «in barba ai tanti proclami di autonomia di giudizio delle rappresentanze sindacali nelle cui liste sono stati eletti. Per i problemi, quelli seri gli agricoltori contribuenti, per adesso, possono aspettare».
Redazione Avezzano Informa