Brutte e belle notizie sugli orsi bruni marsicani.
Se da una parte, attraverso la loro seguita pagina Facebook, gli
addetti del parco festeggiano i due nuovi esemplari marsicani nati nel
2016, dall'altra il gruppo Orso Italia ricorda con amarezza la vicenda
dell'orsetta Morena, trovata morta all'inizio di questa estate.
Il suo era stato un processo di reinserimento che sembrava aver avuto
successo. Secondo il gruppo orso invece la situazione non è stata
gestita nel migliore dei modi, in quanto le cure parentali, ovvero
quelle materne, dovrebbero durare un paio di anni prima di lasciare i
piccoli a vita autonoma. Un processo quindi più lungo che non è stato
attuato, essendo Morena stata rilasciata a un anno di vita e prima
dell'inverno.
L'associazione avanza ipotesi di malnutrimento, proprio perchè non ha
ricevuto le cure parentali del secondo anno: ''L’orsetta non doveva
essere lasciata a se stessa. Poteva invece essere salvata davvero,
cercando di allevarla, se si fosse seguita la linea tracciata dalla
Direzione storica del Parco, che stava tentando di avviare una
sperimentazione di avanguardia con la riproduzione in cattività, per
poi ricondizionare, con grande prudenza, i cuccioli del secondo o
terzo anno alla vita selvatica autonoma. Seguendo questa via, la Cina
è riuscita, in un periodo relativamente breve, quasi a raddoppiare il
numero di individui del Panda..''
Che sia stata abbandonata quindi quella linea direttiva che in
situazioni analoghe ha permesso la salvezza di tre orsi, Sandrino,
Lauretta e Yoga?
Sostengono dal Gruppo orso Italia infatti che loro “erano stati
brillantemente salvati. Fa loro eco la voce di alcuni esperti
osservatori italiani e stranieri: vent’anni fa il Parco aveva davvero
intrapreso la strategia vincente per salvare l’Orso marsicano, come
del resto aveva già fatto con successo con il Lupo appenninico e il
Camoscio d’Abruzzo''.
Il parco, dal canto suo, continua a monitorare la situazione e i
guardiaparco regalano sui social le immagini dei cuccioli che giocano
all'ombra dei faggi .
Scrivono: "Sono almeno due le femmine di orso bruno marsicano che si
sono riprodotte con successo nel 2016. Purtroppo la femmina che a
maggio era stata avvistata con due cuccioli nei giorni scorsi è stata
riavvistata con uno solo dei due, ma la buona notizia è l’aver filmato
un’altra femmina con un cucciolo in un altro versante del Parco. Nel
frattempo il ramnus sta maturando e il Parco si sta preparando per il
monitoraggio in simultanea delle femmine con i piccoli, che oramai
viene svolto da 10 anni. Chissà quanti cuccioli si riusciranno a
contare?".
E se si può sempre sperare per il meglio in futuro, si deve anche
ricordare che un solo orso in meno, nella situazione a rischio
estinzione in cui vertono gli esemplari di orso bruno marsicano, fa la
differenza.
Ludovica Salera