Attualità 12:12

Pastore abruzzese, forte e gentile: patrimonio culturale dell'Abruzzo

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A Palazzo Chigi arriva l'Abruzzo. Non l'Abruzzo del terremoto, della ricostruzione, della sicurezza sismica. Si è parlato dell'Abruzzo a quattro zampe, con la valorizzazione del cane da pecora abruzzese.


Il pastore abruzzese, con il suo pelo bianco, oggetto della riunione voluta da ministro Franceschini per approvare 21 leggi regionali, che prevedono anche la valorizzazione del nostro cane, dichiarato quindi patrimonio culturale della regione.



Si legge nella legge che «La Regione Abruzzo riconosce il cane bianco italiano da custodia delle greggi, così come trasmesso dalla civiltà pastorale abruzzese, unico e inconfondibile, parte integrante del proprio patrimonio culturale con il nome di “cane da pecora abruzzese” o “mastino abruzzese”».



Un cane da proteggere, così come lui da sempre ha custodito le greggi. E' un cane che rispecchia il mondo pastorale abruzzese, e l'articolo 2 della legge ne elenca le caratteristiche, come l’assoluta mancanza di istinto predatorio e di ogni forma di aggressione nei confronti degli ovini, la capacità che il cane ha di eseguire autonomamente il lavoro di custodia del gregge con iniziative proprie e soprattutto una struttura fisica idonea ad affrontare i predatori.


Un cane che rispecchia a pieno gli aggettivi che sono state riservate agli abruzzesi: un popolo forte e gentile.

 

Ludovica Salera


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