Arrivano i risultati della necroscopia effettuata sul corpo di Morena, l'orsetta trovata morta dopo un processo di svezzamento e riabilitazione in natura. Sembrava ce l'avesse fatta, e la sua morte è stata un fulmine a ciel sereno per tutti. L'orsetta non è morta né per avvelenamento e né per bracconaggio, bensì per una malattia sviluppata per problemi dentali.
Escluse quindi tutte le ipotesi che volevano sostenere che fosse morta per fame per non avere avuto le cure parentali del secondo anno.
Dichiara il direttore del Parco, Dario Febbo, che "Il compito del Parco è stato svolto egregiamente ed il successo è stato, appunto, quello di averla rilasciata in natura, dove l’orsetta, come tutti gli altri animali selvatici, doveva comunque fare i conti con le severe leggi naturali”. Era importante che l'orsetta fosse in natura, in quanto esemplare femmina, capace di restituire un po' di speranza (e quindi cuccioli) alla sua specie a rischio estinzione.
Inoltre, sul corpo di Morena sono state trovate tracce di predazione. Morsi che potrebbe aver ricevuto o prima di morire o appena morta. L’ipotesi è che le fratture da morso in caso peri-mortali sono giustificate da questa malattia che indebolendola le avrebbe abbassato sensibilmente le capacità di fuga o difesa.
Ludovica Salera