Dopo dieci anni di attesa due imprenditori di Tagliacozzo, D.L.M. di 55 anni e P.P. di 58 anni, sono stati assolti dall’accusa di turbativa d’asta e tentativo di estorsione perché il fatto non sussiste. In seguito alle indagini svolte dalla locale Guardia di Finanza, ai due imprenditori era stato contestato il reato di turbativa d’asta in riferimento a due episodi risalenti al novembre 2005 e maggio 2006.
Circostante che hanno portato a contestare ai due marsicani la partecipazione alle aste di vendita per unità immobiliari e la successiva minaccia implicita di non parteciparvi solo in cambio di denaro non dovuto, mentre nel secondo episodio è stato contestato loro di avervi partecipato e di aver fatto lievitare l’asta del 60 % rispetto al prezzo base.
La complessa e lunga istruttoria svoltasi negli anni davanti al Giudice monocratico del Tribunale di Avezzano Stefano Venturini, nonché i numerosi testimoni sentiti, ovvero le presunte parti offese (mai costituitesi parte civili), i rappresentanti della Guardia di Finanza che svolsero le indagini ed i funzionari appartenenti al mondo delle aste (tra cui cancellieri e magistrati all’epoca dei fatti in servizio presso il tribunale), hanno smentito il presunto comportamento illecito alla base delle accuse mosse ai due imprenditori.
Pertanto il magistrato, accogliendo le richieste del difensore degli imputati, Roberto Verdecchia, ha assolto i marsicani dalle accuse perché il fatto non sussiste.
I.P.