«Siamo i paladini della trasparenza». Alessandro Lucarelli è il proprietario della palestra Metró di Avezzano e possiede una buona dose di autoironia ma quando interviene sulle questioni legate all’affidamento della piscina comunale il tono diventa serio e deciso.
Anche perché insieme a Nazzareno Di Matteo, patron della Pinguino Nuoto, e a Lorenzo De Cesare, Lucarelli ha creato un consorzio «attraverso il quale abbiamo manifestato l’interesse alla gestione della piscina comunale. Il Comune ha pubblicato il bando in una data molto scomoda, il 13 agosto con scadenza il 31, ma noi ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo detto ok e siamo partiti. Poi c’è stata una proroga al 9 settembre, eravamo in 14 ma adesso siamo rimasti in due soggetti ad avere i requisiti richiesti, noi e la società che gestisce la piscina di Celano. Stiamo ancora aspettando l’apertura delle buste».
La “discesa in campo” di Lucarelli e soci si spiega in questo modo: «Vogliamo che tutte le strutture comunali siano regolamentate in maniera corretta e perseguano la mission per la quale sono lì cosicché chi le va a gestire non possa mettere in atto una sorta di concorrenza sleale verso le attività private. Il problema c’è perché non di rado chi prende una struttura comunale, che quindi paghiamo tutti con le tasse, ci va a fare attività privatistica e similari».
Per Lucarelli il progetto e l’obiettivo principale dei “paladini della trasparenza” sono molto semplici e allo stesso tempo chiari: «Vogliamo ricoinvolgere la Federazione Italiana Nuoto nazionale valorizzando il centro federale così dando un servizio ai cittadini e alle associazioni che vogliono utilizzare la piscina. È un bene comune e deve essere a disposizione della collettività. Come per tutte le altre strutture del genere bisogna finirla con la gestione privatistica».
E qui le 3 domande di Lucarelli rivolte al sindaco Gianni Di Pangrazio:
1.«Come mai le buste non sono ancora state aperte a un mese dalla scadenza?»
2.«Come mai sindaco Di Pangrazio in questi quattro anni non c’è stata l’attenzione dovuta alle strutture sportive pubbliche rispetto alla gestione, alla manutenzione e al controllo del rispetto dei termini della concessione?»
3.«E la Consulta dello Sport che aveva il compito di supervisionare dove è stata fino a oggi?»
E una domanda rivolta pure all’opposizione:
1.«Come mai l’opposizione a questa amministrazione solo adesso se ne accorge e critica il sindaco? Adesso salgono tutti sul carro?»
I “paladini della trasparenza” sono ormai fuori dal pelo dell’acqua e chiedono risposte. Alessandro Lucarelli promette battaglia e c’è da scommettere che questa vicenda si arricchirà di altre puntate.
Direttore
«Siamo i paladini della trasparenza». Alessandro Lucarelli è il proprietario della palestra Metró di Avezzano e possiede una buona dose di autoironia ma quando interviene sulle questioni legate all’affidamento della piscina comunale il tono diventa serio e deciso.
Anche perché insieme a Nazzareno Di Matteo, patron della Pinguino Nuoto, e a Lorenzo De Cesare, Lucarelli ha creato un consorzio «attraverso il quale abbiamo manifestato l’interesse alla gestione della piscina comunale. Il Comune ha pubblicato il bando in una data molto scomoda, il 13 agosto con scadenza il 31, ma noi ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo detto ok e siamo partiti. Poi c’è stata una proroga al 9 settembre, eravamo in 14 ma adesso siamo rimasti in due soggetti ad avere i requisiti richiesti, noi e la società che gestisce la piscina di Celano. Stiamo ancora aspettando l’apertura delle buste».
La “discesa in campo” di Lucarelli e soci si spiega in questo modo: «Vogliamo che tutte le strutture comunali siano regolamentate in maniera corretta e perseguano la mission per la quale sono lì cosicché chi le va a gestire non possa mettere in atto una sorta di concorrenza sleale verso le attività private. Il problema c’è perché non di rado chi prende una struttura comunale, che quindi paghiamo tutti con le tasse, ci va a fare attività privatistica e similari».
Per Lucarelli il progetto e l’obiettivo principale dei “paladini della trasparenza” sono molto semplici e allo stesso tempo chiari: «Vogliamo ricoinvolgere la Federazione Italiana Nuoto nazionale valorizzando il centro federale così dando un servizio ai cittadini e alle associazioni che vogliono utilizzare la piscina. È un bene comune e deve essere a disposizione della collettività. Come per tutte le altre strutture del genere bisogna finirla con la gestione privatistica».
E qui le 3 domande di Lucarelli rivolte al sindaco Gianni Di Pangrazio:
1.«Come mai le buste non sono ancora state aperte a un mese dalla scadenza?»
2.«Come mai sindaco Di Pangrazio in questi quattro anni non c’è stata l’attenzione dovuta alle strutture sportive pubbliche rispetto alla gestione, alla manutenzione e al controllo del rispetto dei termini della concessione?»
3.«E la Consulta dello Sport che aveva il compito di supervisionare dove è stata fino a oggi?»
E una domanda rivolta pure all’opposizione:
1.«Come mai l’opposizione a questa amministrazione solo adesso se ne accorge e critica il sindaco? Adesso salgono tutti sul carro?»
I “paladini della trasparenza” sono ormai fuori dal pelo dell’acqua e chiedono risposte. Alessandro Lucarelli promette battaglia e c’è da scommettere che questa vicenda si arricchirà di altre puntate.
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