Un coinvolgente flusso di coscienza, un viaggio nell’introspezione psicologica dei personaggi tra angosce, sentimenti e sfumature dell’anima. “Ricordami la colpa” è un romanzo arguto, duro e allo stesso tempo tenero, capace di catturare il lettore e di accompagnarlo pagina dopo pagina fino al liberatorio messaggio finale. L’autrice, Roberta Di Pascasio, racconta la storia di Sibilla, una donna che apre totalmente il suo io al lettore, letteralmente inondato dei crudi pensieri della protagonista così come vengono pensati, senza anestetici o sovrastrutture. La trama si fa strada in un lungo e doloroso ricordo di una vita a metà, di una famiglia incapace di vero amore, di immobilità e di colpe, di scelte pilotate, di un inferno comodo spezzato solo da un personaggio chiave, il dolce e puro fratello minore che merita verità e libertà, finalmente.
Il libro, edito da Alter Ego Edizioni, è stato presentato nell’aula magna del liceo classico “Alessandro Torlonia” di Avezzano alla presenza di un pubblico numeroso ed accogliente. Il sindaco Giovanni Di Pangrazio ha inaugurato la presentazione dicendosi orgoglioso della scelta della scrittrice avezzanese di ambientare la sua storia proprio nella Marsica, una terra piena di talenti e di potenzialità. Lo storico e scrittore Sergio Natalia ha poi tracciato i contorni dell’opera illustrando ai presenti alcuni passaggi caratterizzanti dell’esistenza di Sibilla, del suo rapporto potente e amorevole con il fratello, del conformismo imperante nel microcosmo dei personaggi, del cinismo agghiacciante con cui tutto viene livellato. Un’analisi minuziosa ed appassionata quella di Natalia, che ha introdotto le domande poste alla scrittrice dalla giornalista Idia Pelliccia.
Centrale nell’intervista la voglia di capire come nasce una storia così intensa, così lucida e a tratti spietata, e ancora cosa si cela dietro la scelta di mettere a nudo la protagonista tramite il flusso di coscienza, di avventurarsi nell’evoluzione psicologica dei personaggi e di salvare solo l’idealismo proprio dell’adolescenza in un mondo adulto conformista e deprimente. Roberta ha affascinato il pubblico rivelando le scelte stilistiche e contenutistiche che l'hanno portata alla composizione dell'opera. “Ricordami la colpa” è una storia di formazione, di rottura e trasformazione, in cui la protagonista sopravvive in una società in fondo indifferente, ipocrita e per nulla compassionevole. Il fratello minore, al quale Sibilla rivolge la sua elaborazione introspettiva, è il personaggio contraltare di quel tipo di società, con il suo anacronismo, il suo anticonformismo, la sua onestà, il suo destino perdente, spezzato. L’adolescenza è fortemente contrapposta all'età adulta, un po' come il tema di fondo del Giovane Holden di J.D.Salinger, e lo stile narrativo del flusso di coscienza è coerente con questa storia e in generale con la libertà di espressione che prevede.
L’interpretazione di alcuni brani tratti dal romanzo dell'attore teatrale Alessandro Martorelli, caratterizzata dalla profonda immedesimazione nei personaggi e da un ritmo scorrevole ed incalzante, ha concluso la presentazione regalando ai presenti una lettura di "Ricordami la colpa" coinvolgente ed intensa.
Foto di Alessandro Volpe
Redazione AvezzanoInforma