“Chiediamo che il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio scenda in piazza con noi genitori e chieda alla Regione l’istallazione dei Musp (Moduli a uso scolastico provvisorio) per la sicurezza dei nostri ragazzi”. Con queste parole i genitori degli studenti dell’Istituto Comprensivo Corradini-Fermi-Mazzini tornano a ribadire a gran voce la necessità di assicurare un idoneo livello di sicurezza della struttura, anche a fronte dei nuovi eventi sismici che stanno sconvolgendo il centro Italia. Univoche le richieste dei 150 componenti del Comitato genitori del plesso Mazzini, Fermi, Corradini e del neonato Comitato regionale genitori, ai quali si stanno aggiungendo giorno per giorno anche i cittadini di molti altri paesi limitrofi del comprensorio marsicano. Una mobilitazione di uomini e donne decisa ad andare avanti fino a quando tutti i ragazzi non avranno a disposizione strutture sicure dove poter crescere e studiare.
"Nella prima relazione del 2012 e nella seconda del 18/03/2015 inviata dal comune alla dirigente scolastica - spiega la responsabile del Comitato di Avezzano Simona Santullo - viene indicato un indice di vulnerabilità sismica pari allo 0,149. A tale dato è seguita una correzione dell’indice comunicata l’8 settembre 2016, stavolta pari allo 0,304. Quest’ultimo indice, però, coincide con il ‘fattore di sicurezza al limite di salvaguardia della vita’, e non con l’indice di vulnerabilità sismica. Al momento, quindi, lo 0,149 è l’unico dato certo sul valore di vulnerabilità scaturito dalla relazione dell’ingegner Caroli. In base alle disposizioni di legge il valore minimo per la chiusura di una scuola è pari allo 0,20, l’istituto Corradini-Mazzini-Fermi è quindi rimasto aperto con un indice di 0,149”.
“Si deduce – sottolinea Santullo - che per un intero anno il comune e la dirigente scolastica abbiano permesso il normale svolgimento delle lezioni mentre l'istituto sarebbe dovuto essere chiuso immediatamente. Siamo ora in attesa di conoscere l’esito della nuova relazione dell’ENEA che il comune di Avezzano ci consegnerà entro il 15 di novembre, per farla poi valutare dai nostri tecnici. Anche in questo caso, però, ci chiediamo perché è stata richiesta una terza relazione quando, a detta del comune, l’indice corretto dopo un anno dalla seconda relazione è passato dallo 0,148 allo 0,304 (quindi conforme alle disposizioni)”.
“Siamo preoccupati per i nostri figli – aggiunge la responsabile del Comitato avezzanese – anche in vista dei dati dell’INGV L’Aquila e di un eventuale effetto domino che possa risvegliare le faglie vicine. Pertanto ribadiamo la necessità di programmare interventi che possano garantire fin da subito la sicurezza di chi quotidianamente viene ospitato nella scuola, a cominciare dall’utilizzo dei Musp e dal trasferimento immediato dei circa 60 bambini delle classi prime che si trovano al piano interrato".
"Inoltre – conclude Santullo - è nato il Comitato Regionale Scuole Sicure con rappresentanti di Avezzano, Atri, Campli, Teramo, Torre De’ Passeri, Sulmona, Sant’Egidio alla Vibrata e Pratola Peligna,tramite il quale noi genitori abbiamo provveduto a scrivere una lettera al presidente della regione Luciano D'Alfonso per chiedere un incontro e spiegare la situazione di molte scuole d’Abruzzo, che continuano a non essere in possesso di valutazione a norma statale e regionale nonostante l’intero territorio sia soggetto alle sollecitudini dei terremoti che dal 2009 si susseguono con una frequenza allarmante".
Idia Pelliccia