Fare Verde rivolge un appello a tutti i cittadini affinché sostituiscano le rumorose esplosioni di fine anno con il botto di una buona bottiglia di spumante. A tutti i sindaci abruzzesi, invece, l'associazione chiede di rafforzare l'appello ai cittadini vietando l'uso e la detenzione di botti nei giorni di Capodanno. Per rendere più facile il lavoro dei primi cittadini, Fare Verde mette a disposizione un modello di ordinanza scaricabile da internet (http://fareverdeabruzzo.it/bastabotti.html).
Sono sempre di più i sindaci italiani che emettono ordinanze per vietare l'uso di botti nei giorni di Capodanno. L'anno scorso furono più di 850, inclusi quelli di grandi città come Milano, Torino, Palermo, Bologna, Genova, Reggio Calabria. Nel 2015, in Abruzzo ordinanze anti-botti furono adottate dai quattro capoluoghi di provincia, L'Aquila, Pescara, Teramo, Chieti e da altre città come Avezzano, Sulmona, Francavilla al Mare, Montesilvano.
Quest'anno, per la prima volta, tra le città che vieteranno i botti c'è anche Roma mentre, a livello nazionale, si prevede di superare ampiamente i 1.000 comuni. Alla base di queste ordinanze c'è la necessità di garantire l'incolumità di persone e cose ma anche la tutela degli animali sia domestici che selvatici. A causa della soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana, gli animali vengono terrorizzati dalle esplosioni. L'uomo ha un udito con una percezione compresa tra gli infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e gli ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz. Cani e gatti, invece, dimostrano facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto fino a 70.000 hertz.
Lo scoppio di botti in piena notte induce gli uccelli a fuggire da alberi, siepi e tetti delle case. Volando basso, al buio e alla cieca, i volatili rischiano l'impatto con ostacoli oppure, dopo aver percorso anche diversi chilometri, possono morire assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo. I botti possono far fuggire cani e gatti dai propri giardini e recinti, rischiando di finire vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio. Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l'aborto da trauma da spavento.
I.P.