AVEZZANO – Piscina Comunale di Avezzano, saremmo tentati di andare a Cuma dalla Sibilla, per vedere se almeno lì, esperta in segreti ed enigmi molto delicati, dovessero saperne qualcosa.
E’ si, perché a due mesi dall’espletazione dell’avviso pubblico, l’assegnazione definitiva della struttura non è stata ancora effettuata. Non solo. Stando a quanto abbiamo potuto apprendere, gli uffici comunali preposti, avrebbero spedito da pochi giorni la mera assegnazione provvisoria della struttura comunale per l’esercizio degli sport natatori al coperto.
Cosa significa ciò? Semplicemente che la procedura non è ancora chiusa visto che tale fase si raggiunge solo ed esclusivamente con l’assegnazione definitiva che può essere fatta solo con la soddisfazione di tutte le clausole previste dal bando.
E qui si apre il mistero. Sempre stando a quanto ci risulta, al momento della consegna della documentazione, l’associazione vincente, la Cin, non avrebbe consegnato una polizza assicurativa, richiesta e vincolante, ma un solo assegno a garanzia. In fase di assegnazione provvisoria avrebbe dovuto fornire quantomeno una polizza provvisoria, che ad esempio la cordata concorrente, quella degli imprenditori locali Di Matteo, De Cesare e Lucarelli, avrebbe invece prodotto. Non solo. A due mesi dalla proclamazione del vincitore dell’avviso, i tre imprenditori che avevano chiesto le carte per un eventuale ricorso al Tar non hanno ancora ricevuto nulla e a poco serve la spiegazione che la procedura fino ad assegnazione definitiva è ancora aperta. Infatti vien da chiedersi se si stia attendendo troppo per chiudere questo iter. Se la documentazione è a posto, infatti, si proceda con l’assegnazione definitiva, se no si passi al secondo in graduatoria o si riapra il bando. Insomma, la Cin è o non è la titolare ufficiale della gestione della Piscina Comunale di Avezzano. E fino ad oggi chi ha pagato utenze e spese varie? E chi ha incassato i proventi delle attività? E se fosse accaduto qualcosa a chi lavora nella piscina o chi fa attività sportiva, chi ne avrebbe risposto?
In attesa che dal palazzo Municipale o da Cuma arrivi qualche risposta, speriamo che almeno su questo qualcuno senta la necessità di fare piena chiarezza.
Pierluigi Palladini