Attualità 16:02

''Cacio d'inizio'' per il torneo più seguito di Magliano

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Dalla Befana a Carnevale: è Cacio Torneo a Magliano dei Marsi.
Dal 6 gennaio fino al 17 febbraio questo famoso gioco popolare animerà il giro di Tornoterra, circonvallazione pittoresca attorno la zona della Chiesa di Santa Lucia (ma per giungervi, se volete assistere al folcloristico torneo, sarà necessario scrivere sul navigatore ''Via Petronilla Paolini'').



Si gioca a squadre, e oltre ad una buona mano serve solo una grossa pezza di cacio che va fatta rototolare secondo regole ben precise. Il percorso è quindi un anello, ma non basta avere forza e abilità: bisogna conoscere i segreti della pista. La strada è irregolare,
pendenze e lievi discese si susseguono. Inoltre, per un buon lancio del cacio, va anche calcolato che la strada è “schiena d’asino”, una sezione stradale che si usava per agevolare il deflusso delle acque lungo i bordi, dove si trovano gli appositi pozzetti di raccolta.

 


Si parte sempre da lì, da quella antica pietra chiamata ''appellaturo''. Si lancia la forma di cacio, sperando di aver fatto un buon tiro. Quando la forma si ferma, sarà compito del ''Senatore'' segnarne la circonferenza o il segno sull'asfalto con un gesso bianco.
Senatore, ovvero colui che ''sena''.

 


Ma le regole parlano chiaro: il tiro ''cieco'' fa perdere punti.
Ovvero: da dove si lancia, è necessario che la forma di formaggio quando si ferma sia visibile. Se si nasconde dietro un ostacolo o segue la curva non vedendosi più, allora il giocatore deve aver tirato troppo forte senza aver calibrato e pensato a tutte le variabili in atto nel momento del lancio.
E così lungo tutto il percorso, tirando bene: vince la squadra che con il minor numero di tiri validi riesce a raggiungere il traguardo, l'appellaturo.


Un torneo seguitissimo quello del cacio torneo, la cui finale si disputerà il martedì di Carnevale.
Inoltre, da un po' di anni a questa parte i ragazzi della scuola media sono portati a vedere una partita, per imparare i trucchi del gioco e conoscere da vicino questa tradizione, da conservare e tramandare, tanto antica quanto sempre divertente e attuale.

 

Ludovica Salera