Cultura 16:34

Candelora: dall'inverno semo fora?

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“Quando vien la Candelora dall’inverno semo fora, ma se piove o tira vento, nell’inverno semo dentro”. Ogni anno, quando arriva il due febbraio, ognuno dentro di sè ricorda questo antico detto popolare, per ''testare'' folkloristicamente l'inverno: farà ancora freddo o no?


2 febbraio: sono passati quaranta giorni dal natale e, per la chiesa cattolica, Gesù può essere presentato al tempio di Gerusalemme. La Candelora è il giorno della luce (dal latino festum candelarum), della presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme. La luce è il simbolo di Gesù, la cui essenza viene distribuita ai fedeli tramite candele. La terminologia della festività va proprio messa in relazione con l'usanza di benedire le candele, prima di accenderle e portarle nella processione.


A Pescasseroli, il giorno della Candelora inaugura un mese capriccioso: Febbraio è caratterizzato da quelli che in dialetto sono chiamati ''gl' santarell perfidiaus'' (i santarelli dispettosi), cosi definiti perché ritenuti responsabili dei continui cambiamenti climatici.


Ma il giorno della Candelora è ricordato anche come giorno nefasto: proprio il due febbraio, nel 1703 si verificò un forte evento sismico per l'area aquilana, ricordato nella storia continuamente dato che per molto tempo, tramite un voto, ci si astenne dal festeggiare il carnevale.

La Candelora inaugura però un mese particolare, Febbraio, il cui termine deriva dal latino februare, che significa "purificare" . Nel calendario romano febbraio era il periodo dei rituali di purificazione e quindi di rinascita della natura e dello spirito. Insomma: una preparazione per l'arrivo della primavera.
L.S.


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