CANISTRO. «I detriti dell’alluvione del 2015 vanno rimossi dai terreni della residenza assistita di Villa Alba». Questo l’appello che il direttore amministrativo della clinica Ini di Canistro, Daniela Stati, ha lanciato alle istituzioni locali. Subito dopo l’emergenza alluvione, la famiglia Faroni mise a disposizione i suoi terreni per permettere agli operai del Comune di sistemare temporaneamente macerie e detriti raccolti dalle strade a seguito della calamità.
«Doveva essere una sistemazione provvisoria alla luce dell'emergenza» ha precisato il direttore Stati «purtroppo però a distanza di anni la situazione ancora non è stata risolta. Abbiamo chiesto la rimozione immediata dal momento che i terreni ci servono per le attività programmate per gli ospiti di Villa Alba ma ci è stato risposto che non ci sono i soldi».
La Stati si è detta pronta a unirsi al Comune, se è necessario, per bussare alla porta della Regione e chiedere l’erogazione dei fondi necessari non solo per lo sgombero dei terreni ma anche per la sistemazione della strada di collegamento con la clinica Ini messa a dura prova dall’alluvione del 2015.
«Ci auguriamo di avere quanto prima una risposta concreta» ha concluso il direttore amministrativo «abbiamo atteso anche troppo per richiedere lo sgombero dei terreni. Adesso però non possiamo più aspettare e soprattutto vorremmo che venisse messa in sicurezza anche la strada che porta alla clinica Ini dove ci sono ancora numerose frane».
Redazione Avezzano Informa