AVEZZANO. Eseguiti dai finanzieri della Compagnia di Avezzano due provvedimenti di sequestro di disponibilità finanziarie, beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 363mila euro.
Il primo sequestro, di oltre 110mila euro, ha riguardato un imprenditore marsicano, operante nel settore della ristorazione, ed è arrivato al termine di una serie di indagini partite a seguito dell’avvio di una verifica fiscale. Gli accertamenti hanno consentito di appurare che l’amministratore della società, pur avendo realizzato un volume d’affari di oltre 450mila euro e un reddito di 208mila euro, si era sottratto, nel 2013, agli obblighi dichiarativi ed al conseguente versamento delle imposte.
La seconda misura di quasi 247mila euro, ha riguardato invece il legale rappresentante di una società operante nel commercio all’ingrosso di autoveicoli ed è stata disposta all’esito di indagini compulsate dalla Procura di Avezzano, dietro segnalazione per omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali dell’Agenzia delle entrate. Anche in questo caso si tratta di adempimenti tributari non assolti per l’anno 2013, a fronte di un reddito di 481mila euro e un volume d’affari di 538mila.
In entrambi i casi, considerati i gravi indizi di colpevolezza raccolti e l’esigenza di pervenire al recupero di quanto illegittimamente sottratto all’erario, sono stati sottoposti a sequestro, fino alla concorrenza delle imposte evase, i beni mobili ed immobili riconducibili agli indagati.
I provvedimenti sono stati emessi, su richiesta del sostituto procuratore Roberto Savelli, dal Gip del Tribunale di Avezzano Francesca Proietti.
Gli accertamenti sono stati corroborati dai dati acquisiti mediante il ricorso alle indagini finanziarie, ricostruendo in tal modo l’entità dei flussi di denaro, dei titoli e degli strumenti finanziari ricollegabili all’attività effettivamente svolta.
Redazione Avezzano Informa