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Scuole San Benedetto, il consigliere Cerasa: “L’amministrazione è arrivata ad un disastro annunciato”

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SAN BENEDETTO DEI MARSI. «Dopo aver perso quattro anni inutilmente per una rivalità politica insensata, aver bloccato una progettazione definitiva e l’avanzamento dei lavori per la costruzione di una scuola nuova e sicura, l’amministrazione comunale di San Benedetto è arrivata ad un disastro annunciato e denunciato più volte. Oltre all’enorme danno economico alle casse comunali, la scelta scellerata e irresponsabile dell’amministrazione e del sindaco Quirino D’Orazio causerà un probabile blocco e una probabile paralisi alla costruzione della nuova struttura scolastica». Questa la dichiarazione del consigliere di minoranza, Fabrizio Domenico Cerasa, a seguito delle parole del primo cittadino del centro marsicano, il quale, pochi giorni fa, ha annunciato un maxi finanziamento per la costruzione di un nuovo e sicuro plesso scolastico a San Benedetto.

 

«La giunta municipale» prosegue Cerasa «ha imposto una nuova localizzazione della nuova struttura scolastica per un volere e per interessi che esulano il bene comune e ragioni logiche, contrariamente a quanto già fatto dalla precedente amministrazione. Nella nuova localizzazione non ci sono spazi sufficienti per la costruzione di una scuola elementare e media, ci saranno problemi di parcheggio e si renderà totalmente impraticabile la viabilità all’entrata e all’uscita degli studenti».

 

«Lo spazio ristretto di via San Cipriano» spiega poi il consigliere «renderà impossibile la costruzione di strutture aggiuntive a quelle strettamente scolastiche, come impianti sportivi, laboratori, aula magna o auditorium, e preclude per sempre investimenti futuri e l’offerta dei servizi sia per attività scolastiche che extrascolastiche.  Una scelta che condannerà San Benedetto dei Marsi ad un regresso sociale e culturale per un’ottusità politica e per una scarsa lungimiranza degli attuali amministratori. Una scelta politica folle che porterà ad un aggravio di spesa enorme perché la demolizione del plesso scolastico insistente nella nuova localizzazione ammonta a più di 370mila euro, contro circa 130mila euro per gli stabili ubicati nella vecchia localizzazione (demolizione e smaltimento amianto). Oltre alla maggiore spesa, la differenza delle due demolizioni, pari a 240mila euro, è una risorsa economica sottratta alla costruzione di una struttura scolastica innovativa».

 

«Oltre a tali problematiche» commenta poi «esiste una progettazione preliminare, una progettazione definitiva e un incarico per la costruzione di una scuola nuova e sicura, il cui costo ammonta a più di 200mila euro. Con la scelta politica scellerata e dissennata dell’amministrazione e del sindaco D’Orazio saranno necessarie altre progettazioni ed altri incarichi con costi aggiuntivi e sicuramente superiori a quanto già fatto in passato. Un eventuale danno erariale imputabile all’operato irresponsabile e perverso con l’unica finalità di spezzare la continuità amministrativa, palesata già al primo consiglio comunale. In più, c’è un danno economico per la vigenza del nuovo prezziario con la mancata approvazione della progettazione definitiva ed esecutiva. Con un aumento medio quantificabile approssimativo a più del 20% e considerando che il finanziamento concesso è rimasto pari a 2 milioni e 100mila euro, l’eventuale danno ammonterà a più di mezzo milione di euro».

 

«Difficile tirare le somme e quantificare il danno economico di un operato amministrativo fallimentare» incalza Cerasa «perché il danno più grande è aver privato i bambini di questo paese del sogno di una scuola nuova e sicura per quattro anni condannandoli a frequentare scuole vecchie e poco sicure. È tutto strumentale e artificioso e l’unica finalità è di localizzare la nuova struttura scolastica in via San Cipriano. Ne sono una dimostrazione le note del 28 maggio 2013, il giorno stesso dell’insediamento e prima di una piena conoscenza e consapevolezza della vicenda, in cui si intimava ai progettisti incaricati di sospendere la progettazione di una scuola nuova e sicura. Ulteriore prova è la delibera del primo consiglio comunale, del 6 giugno 2013, in cui si scrive nero su bianco la volontà di cambiare la destinazione del finanziamento di 2 milioni e 100mila euro, la volontà di recuperare il plesso esistente anziché la costruzione di una scuola nuova e sicura».

 

«La scelta scellerata dell’amministrazione e del sindaco D’Orazio» conclude infine Cerasa «porterà probabilmente a controversie giudiziarie con l’eventuale paralisi e blocco alla costruzione di una scuola nuova e sicura. Dopo aver perso quattro anni inutilmente per una rivalità politica insensata e stupida, si condanneranno i bambini a frequentare scuole vecchie e poco sicure chissà per quanto tempo ancora. Dopo quattro anni di inconcludenza e di nullafacenza, oltre al danno economico la beffa della probabile mancata costruzione di una scuola nuova e sicura per mesi o per anni.  Purtroppo, a farne le spese sarà il bene comune, tutta la collettività e in particolare i bambini di San Benedetto dei Marsi».

 

Redazione Avezzano Informa