AVEZZANO. «La mozione Orlando in provincia dell’Aquila è completamente fuori controllo, manipolata da qualcuno che in preda a delirio di onnipotenza sta gravemente danneggiando, anche pubblicamente, quanto di buono si è cercato di costruire e per questo chiedo un immediato e diretto interessamento del candidato alla segreteria del partito, il ministro Andrea Orlando, affinché si ristabilisca un minimo di decoro e si esca da questo volgare personalismo». È quanto dichiara il consigliere regionale e sostenitore della mozione Orlando, Lorenzo Berardinetti, in merito alle polemiche di questi giorni sulla composizione della lista dei candidati alle primarie del 30 aprile prossimo.
«Fina, in un comunicato scritto di suo pugno e consegnato alla stampa da altri» spiega il consigliere regionale «arriva addirittura a ipotizzare, per lui stesso, un diretto coinvolgimento in organismi direttivi ed esecutivi nazionali. È evidente il suo stato di autocelebrazione che lo porta a strumentalizzare il congresso del partito per scopi diversi, distanti e in netta contrapposizione da quello che i cittadini stanno chiedendo ormai da anni alla politica: l’esigenza di unità e di farsi interpreti dei reali bisogni del Paese».
«Sollecitato da amministratori, iscritti e simpatizzanti del Pd» chiarisce ancora Berardinetti «io stesso avevo dato la mia disponibilità alla candidatura anche in posizione non eleggibile, le liste sono bloccate, e per puro spirito di servizio, certo di portare un contributo in termini di unità e rappresentanza dell’intera provincia dell’Aquila ma questo non è stato possibile. Di fatto la lista a sostegno di Orlando è stata consegnata in sordina e senza quel necessario coinvolgimento e confronto tra tutte le componenti della mozione stessa. È avvilente il clima esasperato di tifoseria, creato a mio avviso ad arte da Fina, e di inutile e dannosa contrapposizione tra i vari territori e di ostilità verso esponenti del nostro partito».
«Beceri gli attacchi verso la senatrice Pezzopane» prosegue «finita sotto accusa da chi un tempo aveva anche nominato ad assessore provinciale. Mi aggiungo inoltre a quanti in questi giorni hanno dimostrato sostegno al sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, perché va rispettata oltre che la sua persona anche la sua storia; con lui condivido l’esigenza che il partito torni ad essere prima di tutto una comunità dove l’interesse collettivo non sia scambiato per la somma di più interessi individuali. Spesso il mancato passaggio alle urne non fa avere il polso della situazione e delle esigenze reali del territorio a chi, ormai chiuso nelle stanze di partito come prescelto, fa saltuarie apparizioni senza confrontarsi con la realtà che dice di rappresentare».
«È opportuno un immediato intervento dello stesso Orlando» conclude Berardinetti «che ribadisca che la sua idea di partito è inclusiva, democratica e rappresentativa delle istanze della società; distante da personalismi e da atteggiamenti il cui unico scopo è il dividere. Volendo infine raccogliere la provocazione di sue dimissioni dalla assemblea nazionale consiglio vivamente all’amico Fina, che stimo per il suo operato, che sarebbe opportuno che lo faccia al più presto, anche prima del 30 aprile, e contribuisca a rasserenare gli animi e lavori all’affermazione di tutto il Pd in provincia dell’Aquila come in Abruzzo».
Redazione Avezzano Informa