In questo mondo tutto muore, tranne ciò che si radica nell’anima. Su questo tema si sono interrogati gli artisti di "Nell’animo non muore”, la terza edizione della collettiva d’arte contemporanea a cura del dott. Francesco Subrani ed organizzata a Luco dei Marsi dal locale Comitato per la Festa del primo maggio, in occasione della ricorrenza della festa. Numeroso il pubblico che ha partecipato eri, 28 aprile, all’inaugurazione della mostra nella sala ex municipio di Piazza Umberto I.
A dare il via alla serata è stato l’intervento del presidente del Comitato Camillo Cherubini: “Sono felice di celebrare questo momento altissimo di cultura. Da 3 anni grande aiuto ci arriva dal professor Francesco Subrani, capace di tenere le fila di un folto gruppo di artisti marsicani, più o meno noti, che portano la loro arte in giro per il territorio ed oltre. La ‘Mostra del 1° Maggio’ in passato aveva il patrocinio dell’amministrazione comunale, che negli ultimi anni ha scelto altre strade. Questa non è una polemica ma la volontà di porre l’accento sull’importanza di mantenere viva una tradizione che dal dopoguerra ad oggi ha dato modo al nostro paese di avere una Pinacoteca con pochi rivali in zona, godibile tutti i giorni presso il municipio e cresciuta sempre più sia come numero di opere che come valore delle stesse. Noi ci auguriamo che si possa presto tornare ad una collaborazione tra comitato e amministrazione. Pur nelle ristrettezze economiche che viviamo, se riusciamo ad insistere e a portare avanti questa manifestazione è grazie all’impegno del dott. Subrani, della prof. Maddalena, di Roberto Cambise, dei componenti del Comitato ed ovviamente di tutti gli artisti, senza i quali non saremmo qui”.
La collettiva, presentata con entusiasmo e passione dalla professoressa Maddalena Angelucci, è entrata nel vivo con alcune performance che hanno incantato il pubblico presente. Un momento toccante è stato vissuto durante la straordinaria esibizione canora della Soprano Anna Tranquilla Neri sulle note della celebre melodia folk di tradizione inglese "Greensleeves". L’arte dei partecipanti alla collettiva si è idealmente incontrata con quella degli studenti della classe I B della scuola secondaria di primo grado di Lecce dei Marsi, dando vita ad una formula vincente per un evento ricco di novità e spunti culturali di rilievo. Daniele, Nicole, Domenico, Valentina, Giorgia, Osema, Michael, Eleonora, Karima, Federica e le due Desirè si sono esibiti prima con il flauto diretti dalla Soprano Neri, per poi regalare al pubblico una poetica e divertente interpretazione dei colori, diventando essi stessi i colori che escono dalla tavolozza per colorare il mondo.
L’esibizione dei ragazzi è stata però anticipata dall’introduzione della loro professoressa Maddalena, che ha saputo trasmettere con le sue parole l’importanza della creatività artistica ed emotiva degli artisti presenti, nonché il suo amore per l’insegnamento e la bravura dei suoi alunni: “Nell’animo non muore, perché l’arte è proprio questo. Tutto tende a scomparire, ma ciò che si fa con amore non scompare, non muore. I nostri ragazzi devono imparare questo, che si può e si deve fare molto anche con niente. Basta volerlo, loro stanno imparando che la bellezza è nel colore, nella parola che accarezza, che addolcisce gli animi, che guarisce. Questo vogliamo, una congiunzione tra i colori, la musica, la bellezza straordinaria di questi artisti. Nell’animo non muore il desiderio di accogliere questi Maestri che noi ringraziamo con tutto il cuore, perché credo che ci voglia coraggio ad esprimersi. Nessuno è capace di fare cose perfette ma tutti abbiamo il dovere di esprimere quello che abbiamo dentro, di mettere a disposizione degli altri ciò che siamo, e questo gli artisti ce lo insegnano, ognuno con la sua arte. Passeggiando tra le tele ci fermiamo e ci riconosciamo: sono ricordi acciuffati, emozioni carpite, il tentativo di cogliere quella verità che tutti vogliamo, ossia la bellezza. Quest’anno a scuola abbiamo cercato di fare proprio questo. Obiettivo dell’anno ‘Acciuffare la bellezza, ovunque essa sia’: questo è quello che vogliamo fare anche stasera”.
Argomento cardine dell’esposizione, che sarà visitabile fino a lunedì 1° maggio, è il mondo interiore e variegato di questi artisti marsicani, fatto di padri, madri, figli, studentesse, dottori, operai, insegnanti. Ogni creazione si contraddistingue per la voglia di fermare un’emozione, un ricordo, un sogno, una speranza, un momento dell’esistenza, che in questa mostra collettiva diventa occasione di scoperta di ciò che alberga nell’animo, di sé e dell’altro da sé. Un’opportunità di condivisione dell’arte in cui si intrecciano il vissuto affettivo e l'esperienza quotidiana di 22 artisti tra pittori e scultori. Questi i loro nomi e quelli delle loro opere:
MARILENA ABBONDANZA - “Terre di Sguardi” e “Venere: Passato e Presente”
MAURO PETRICCA - “La Danzatrice”, “L’angelo”, “Solidarietà” e “L’amore”
LUCIA ANTENUCCI - “Libertà” e “Natura Morta”
ROBERTO BASILIDE - “Luogo d’Infanzia” e “Paesaggio”
SIMONA COLANGELO - “Paesaggio vicino Chateau” e “Natura Morta”
PASQUALE CORDI’ - “Natura Morta” e “Natura Morta con Frutta”
VINCENZO CORSI - “I Ciocchi Lungo il Fosso” e “Andrea Vien Stanco la Sera”
GIANNA DANESE - “Il Bacio” e “Pensieri”
ANTONIO DEL ROSSO - “L’attesa” e “Verso la Luce”
CARLA DI BENEDETTO - “La Rosa” e “Amore Sacro Amor Profano”
ELISA DE CARA - “Indiano Apache” e “Anoressia”
GIUSEPPE DI COSIMO - “Natura Morta” e “Magnolie”
ADELE DI GIAMBERARDINO - “Afghane a Volto Scoperto” e “I Pioppi di Strada 40”
GIOVANNA GENTILE - “Astratto N° 1” e “Farfalla”
CESARE LIPPA - “Ciao Artemisia” e “Ciao Artemisia”
SANDRA MATTEI - “Mara e le sue Rose” e “Sensualità”
ITALO RANALLETTA - “Quadratura di una Spirale Conica Simmetrica a Passo Variabile” e “Il Montanaro”
FRANCO RUFINI - “Risveglio della Natura” e “Torrente Sagittario”
FRANCESCO SUBRANI - “Infestazione di Vita nella Megalopoli” e “Infestazione di Vita nella Megalopoli”
ROBERTO ESPOSITO - "Le Cariatidi" e "L'annunziata"
CLAUDIO TORRES - “La Transumanza” e “Parenti Poveri”
SVETLANA ZAKHAROVA - “Mare e Fiori” e “Capri”
Idia Pelliccia