«La mia solidarietà a Galbiati» fa sapere ancora il giovane candidato «un grande uomo al servizio della Marsica. Assistiamo con crescente stupore a scomposti attacchi di esponenti legati all'amministrazione Di Pangrazio nei confronti del manager di livello internazionale che ha dedicato la sua vita alla creazione di lavoro ed allo sviluppo della microelettronica ad Avezzano. La “colpa” di Galbiati, se colpa si può definire, è quella di aver espresso apprezzamento pubblico nei confronti di De Angelis e del suo programma elettorale, riconoscendogli sensibilità per i temi della creazione di nuovo lavoro e dello sviluppo di impresa. Vicinanza allo sviluppo ed all'impresa, ha osservato ancora Galbiati, che è mancata alle istituzioni locali, e qui è chiaro il riferimento ai fratelli Di Pangrazio, l'uno sindaco, l'altro presidente del consiglio regionale».
«Evidentemente la verità fa male al club dei dipangrazios» chiosa Di Genova «fa male ricordare che sotto la loro “sapiente” guida la Marsica è stata esclusa da tutto, dagli Aiuti di Stato (luglio 2014), dai progetti di infrastrutture strategiche (2015), da ogni opera significativa, da ogni intervento pubblico degno di rilevanza. Fa male ricordarlo, ma la verità è questa: la gestione dei Di Pangrazio ha prodotto solo una enorme massa di promesse non rispettate, di vuoti “protocolli di intesa” per non parlare delle inaugurazioni fasulle dell'Interporto e della bufala del “Progetto Marsica”. Parole, parole, parole, diceva la famosa canzone, solo parole».
«Noi candidati nella squadra di De Angelis» conclude l'aspirante consigliere «siamo semplicemente orgogliosi del suo motivato appoggio perché personaggi come Galbiati fanno la differenza, creano lavoro, lavoro ed ancora lavoro e non protocolli di intesa, chiacchiere al vento».
Redazione Avezzano Informa