AVEZZANO. “La risposta irata, scomposta, diffamante, intimidatoria e ricca di bugie del sindaco Giovanni Di Pangrazio, dimostra che abbiamo messo il dito nella piaga. Rispetto alla scelta del sindaco, di ricomprendere Avezzano all’interno del parco Sirente-Velino, siccome “siamo sereni” ma soprattutto in democrazia, sulla questione abbiamo espresso il nostro parere. Abbiamo disturbato “il manovratore”? Credo di sì, visto il riemergere del cumulo di baggianate da parte dei soliti. Vecchia tecnica: si spara nel mucchio per distrarre l’attenzione dal vero problema. Ma lo si è fatto con le polveri bagnate”. Questa la posizione di Giacomo Di Domenico, presidente ATC (Ambito Territoriale di Caccia) di Avezzano, che attacca il sindaco uscente di Avezzano dopo aver già definito “sconsiderata” la decisione del primo cittadino di voler far entrare il capoluogo marsicano all’interno del parco Sirente-Velino.
Di Pangrazio aveva risposto al presidente dell’Atc di “stare sereno” perché avrebbero valutato il da farsi con la loro consueta trasparenza, ma Di Domenico punta il dito e risponde: “Come si fa’ a chiedere, signor sindaco, dove si trova la sede dell’Atc? È una domanda ridicola. Evidentemente quella dei cacciatori è una categoria il cui parere proprio non le interessa, visto che nessuna delle nostre associazioni è stata incontrata, tantomeno l’Atc di Avezzano che le ricomprende tutte ed è, nel settore di competenza assegnatogli dalla legge, portatore qualificato di interessi. Provi a chiedere ai cacciatori se sono d’accordo sull’entrata di Avezzano nel Parco: io l’ho già fatto. Ma lei non sa nemmeno dov’è l’Atc. Che pure ha sede ad Avezzano dal 1995. La informo che i Comuni del Parco Sirente-Velino vogliono uscire dal parco perché finora ne hanno conosciuto solo i vincoli. E lei ci vuole entrare? No grazie”.
“Quanto a i corsi sono già pagati dalla Provincia” aggiunge Di Domenico “non risponderò io, può farlo più autorevolmente lei che come ex direttore generale della Provincia sa benissimo che i corsi non vengono assolutamente pagati dalla Provincia, che tra l’altro ancora non eroga i fondi ordinari dovuti. Riguardo la trasparenza degli atti dell’Atc sappia che sono sempre stati a disposizione ed esibiti a richieste legittime. I nostri bilanci sono stati tutti regolarmente approvati dal Comitato di Gestione, corredati del parere favorevole del Collegio dei Revisori e regolarmente inviati alla Provincia per l’ulteriore controllo come per legge; ma siccome “stiamo sereni”, li pubblichiamo anche sul nostro sito, dove, per sua informazione, sono indicati anche tutti i nostri recapiti, così se vorrà potrà apprendere dove siamo”.
“Signor sindaco” conclude infine il presidente dell’Atc “sulla mia trasparenza e quella di tutti i componenti del Comitato di Gestione che mi onoro di presiedere, parlano le sentenze di archiviazione del Tribunale di Avezzano seguite a pretestuose denunce mirate a denigrare l’operato dell’ATC e soprattutto il mio. Mi rende giustizia e ne sono orgoglioso, un passo della sentenza che mi riconosce di aver agito ‘quale presidente di organismo collegiale deliberativo, legalmente e coralmente nel rispetto della normativa di riferimento’. Signor sindaco, le auguro di poter risolvere i suoi problemi con la giustizia, così come li ho risolti io”.
Redazione Avezzano Informa