Pescina - È finita nel mirino dei vandali la Tomba di Ignazio Silone sulla quale ignoti hanno voluto lasciare la firma. Come si evince dalla foto pubblicata ieri su Facebook dal sindaco della città Stefano Iulianella, gli incivili, muniti di bombolette spray, hanno imbrattato la parete del monumento disegnando un cuore con le iniziali di due nomi, sollevando sul social network e non solo l’indignazione dei cittadini.
Questo il commento del primo cittadino posto sull’immagine dello scempio: “Aiutateci a trovare l'autore o gli autori di questo gesto deficiente... meritano una punizione esemplare! Confidiamo nel senso civico di molti per scongiurare la stupidità di pochi!”.
La tomba dell’illustre scrittore del novecento italiano, nato e vissuto a Pescina, è situata alla base della Torre di San Berardi, l’antica costruzione utilizzata come campanile della Chiesa di San Berardo all’interno della cinta muraria del Castello.
E pensare che le ceneri del grande letterato sono state collocate in questo luogo, tanto caro ai pescinesi, proprio per adempiere alla richiesta di Silone: "Mi piacerebbe di esser sepolto così, ai piedi del vecchio campanile di San Berardo, a Pescina, con una croce di ferro appoggiata al muro e la vista del Fucino, in lontananza”.
La speranza è che tutti riescano una volta per tutte a riconoscere il pregio storico ed estetico dei beni pubblici, e che di fronte ad uno sfregio così odioso e stupido i cittadini e le istituzioni trasformino l'indignazione in uno sguardo più attento e consapevole nei confronti del patrimonio culturale della collettività.
Idia Pelliccia