Attualità 19:05

Monito di un Primo Cittadino a difesa del bene comune

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Solo ieri il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, ha pubblicato un post su Facebook nel quale condanna severamente un gruppo di giovani locali che, noncuranti del bene comune, hanno commesso un atto vandalico abbattendo un alberello posto all’entrata di uno spazio espositivo appena inaugurato.

 

Lo sfogo acceso, con amarezza, ha inevitabilmente provocato reazioni contrapposte. Alcuni hanno reputato le parole del primo cittadino troppo forti, eccessive, più volte ad umiliare che a correggere. Altri invece si sono detti solidali e concordi con il sindaco, reputando l’accaduto come un episodio grave e sintomatico del degrado che caratterizza una parte della nostra società.

 

È proprio questo l’aspetto sul quale riflettere, il poco rispetto dimostrato da molti giovani nei confronti di ciò che li circonda e che erroneamente ritengono non loro. Il rispetto è il primo valore che genitori e insegnanti dovrebbero instillare nei ragazzi. Qualcuno potrebbe parlare di educazione, ma questo termine deriva dal latino educĕre «trarre fuori», e rimanda all’idea di trarre fuori le abitudini, i valori acquisiti da bambino per diventare bravi adulti e quindi bravi cittadini, degni membri della società nella quale si è inseriti.

 

Tutti noi, ma soprattutto i genitori, deputati ad educare, non possono più declinare questa responsabilità nella speranza che altri lo facciano al proprio posto. Freud dava infatti ai genitori due notizie, una cattiva e una buona. Quella cattiva: fare il genitore è un mestiere impossibile. Quella buona: i migliori sono quelli che sono consapevoli di questa impossibilità, ma che si impegnano, con tutto il senso dei propri limiti, a educare i propri ragazzi per farne cittadini attenti e responsabili.

 

 L.S.


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