Caporalato nel Fucino invisibile e importato con i prodotti sottocosto, sono queste le conclusioni del tavolo dell’osservatorio sul caporalato a cui Confagricoltura fa sapere di non aver voluto partecipare non perché ritenuto inutile, ma per l’approccio ideologico che si è voluto dare alla sua attività.
«Le ispezioni autunnali nella piana del Fucino» commentano dall’associazione di categoria «non hanno rilevato alcun fatto riconducibile al caporalato, i dati in possesso di Confagricoltura sugli accertamenti effettuati a carico delle imprese agricole associate (e Confagricoltura rappresenta sul territorio il 67% dei dipendenti e ben il 73% di tutte le giornate “vere” dichiarate all’Inps) dimostrano che le irregolarità gravi, come il lavoro nero, contestate sono state lo 0,17% in calo rispetto allo 0,25% dello scorso anno».
«Certamente è auspicabile che anche queste percentuali si azzerino ed i controlli, che noi non contestiamo e che sistematicamente vengono effettuati sul nostro territorio vanno in tal senso. Riconosciamo che esistono molte altre irregolarità connesse al lavoro, ma finora nulla che evidenzi fenomeni di caporalato» afferma Stefano Fabrizi, direttore di Confagricoltura L’Aquila.
Nelle conclusioni pubblicate sul sito della Regione, la Direzione del Dipartimento Agricoltura, con il consenso delle altre organizzazioni agricole, per giustificare l’operato di questa commissione testualmente afferma: “Dalle analisi effettuate emerge che la individuazione di situazioni riconducibili al fenomeno del caporalato è molto più complessa rispetto ai casi di lavoro irregolare e richiede controlli più articolati e approfonditi da svolgere in sinergia anche con le forze di polizia. A giudizio dell’Osservatorio il contrasto al caporalato e al lavoro irregolare in agricoltura comporta una lotta senza confine, perché si può parlare anche di caporalato invisibile, importato con i prodotti sottocosto”.
«Se le parole hanno un senso e quelle scritte rimangono» aggiungono da Confagricoltura «questa Commissione non avendo nulla in mano parla di Caporalato invisibile, importato con i prodotti sottocosto, che il controllo deve essere articolato ed approfondito in sinergia con le forze di polizia».
«Vogliamo sommessamente ricordare» dichiara ancora Fabrizi «che l’azione condotta nel Fucino è stata attuata con i Carabinieri Forestali intervenuti con gli elicotteri. Forse per scovare i caporali invisibili l’anno prossimo saranno utilizzati i servizi segreti ed i fucilieri assaltatori sotto la copertura dei carri armati».
Il direttore di Confagricoltura conclude infine il suo intervento con un appello indirizzato all’assessore Dino Pepe: «Lei che in questi anni non ha risolto alcun serio problema sulle questioni agricole e le assicuro che ve ne sono di gravissime sarà ricordato per aver sconfitto un nemico inesistente».
Redazione Avezzano Informa