Quattro conferenze e una panchina rossa per dire un secco “no” alla violenza sulle donne. L’IIS Majorana di Avezzano fa sul serio e sabato prossimo 25 novembre farà la sua parte nella Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne.
Gli studenti di sesso maschile, in netta maggioranza tra la popolazione studentesca dell’istituto hanno organizzato coordinati dai loro rappresentanti una serie di iniziative che avranno luogo presso l’Istituto. Con la supervisione del Dirigente Scolastico Professoressa Anna Amanzi, saranno ben quattro conferenze rivolte a tutte le classi quarte, con gli interventi del Dott. Adelmo Di Salvatore, responsabile del Sert, di Mariaelisa Serone, esperta in tematiche di genere, di Anna Maria Paradiso, Consigliere Regionale per le Pari Opportunità e dell’avvocato Carla Vicini.
Lo spirito dell’iniziativa del Majorana è così sintetizzata: “Sono decisamente troppi anche nelle nostre realtà i casi di violenza e intolleranza che vedono le donne come protagoniste. Il più delle volte donne collocate in contesti socioculturali difficili, a volte immigrate o comunque ascrivibili a condizioni tali da essere terreno maggiormente fertile per lo sviluppo di atteggiamenti di scarso rispetto per la persona in quanto tale, per i suoi diritti e per la sua libertà. Un fatto essenzialmente e fondamentalmente culturale quello descritto che, per essere minato nelle sue radici, necessita di un intervento deciso e significativo sul suo stesso campo ovvero quello formativo - culturale. In questa direzione va la manifestazione organizzata dall’I.I.S Ettore Majorana attraverso l’introduzione e lo sviluppo di un’educazione al rispetto per l’altro che si configura come migliore strategia preventiva per i fenomeni di violenza sulle donne”.
A conclusione delle conferenze e alla presenza delle autorità cittadine, gli studenti dipingeranno di rosso una panchina del cortile dell’Istituto come simbolo delle donne vittime della violenza seguendo le parole di Karim Cherif “a rappresentare il posto occupato da una donna vittima di femminicidio, segno tangibile, collocato in uno spazio pubblico, di un’assenza nella società causata dalla violenza”.
Redazione AvezzanoInforma