«La polemica sui costi e sulla composizione dell’ufficio di diretta dipendenza del sindaco Gabriele De Angelis si fa sempre più stucchevole, anche perché appare poca cosa con riferimento al ben più complesso riassetto organizzativo dell’Ente». Queste le parole di Donato Aratari, capogruppo di Avezzano Rinasce, in merito alla questione sulle spese dello staff del primo cittadino del capoluogo marsicano.
«La Giunta Comunale, nella seduta del 2 agosto 2017, infatti» prosegue Aratari «nel deliberare la ridefinizione della struttura dell’Ente, ha ridotto significativamente il numero dei dirigenti, che è passato da 9 a 7 unità, con un ingente risparmio della spesa. Nello specifico, il taglio della figura del dirigente dello staff del sindaco, oltre a misure ulteriori di razionalizzazione degli uffici, ha comportato anche un risparmio secco del 50% dei costi degli uffici di diretta dipendenza del primo cittadino. Se poi confrontiamo i costi dello staff del primo periodo di gestione De Angelis (31 luglio 2017/ 31 dicembre 2017) con l’analogo periodo dell’amministrazione Di Pangrazio (31 luglio 2016/ 31 dicembre 2016) i dati sono inequivocabili: la spesa per lo staff di De Angelis è di 31mila euro, mentre la spesa per lo staff Di Pangrazio era di ben 67mila euro, con un risparmio di ben 36mila euro in soli cinque mesi».
«I numeri non sono opinioni» argomenta ancora il capogruppo «Di Pangrazio spendeva per lo staff più del doppio dell’attuale sindaco. Arrampicarsi sugli specchi è un’impresa disperata, perché puntare il dito sulla recente assunzione, peraltro part time, di un nuovo collaboratore nel gabinetto del sindaco, Alessandro Barbonetti, non è neanche lontanamente paragonabile alla presenza, sotto la precedente gestione, di un dirigente assunto senza concorso come Sergio Natalia e su tali fatti è stato presentato in data 8 novembre 2016 un esposto presso la Procura della Repubblica di Avezzano. Il Comune di Avezzano, dopo l’assunzione di Natalia, persona stimata nei confronti del quale non abbiamo nulla di personale, non a caso, vantava un triste primato nazionale: un dirigente ogni 4mila abitanti circa. Uno degli indici più alti tra tutti i Comuni italiani non capoluoghi di Regione».
«Il segnale inequivocabile di un certo modo di amministrare inefficiente e sprecone, che questa amministrazione ha cancellato per sempre nel nome dell’efficienza, della trasparenza e della correttezza amministrativa. Dispiace constatare» conclude infine Aratari «che alcuni membri dell’opposizione non abbiano altro argomento che la denigrazione dell’avversario, salvo poi ergersi poco credibilmente come moralizzatori alimentando polveroni che, come nel caso del consigliere Santomaggio, si sono rivelati puntualmente infondati».
Redazione Avezzano Informa