Inizieranno venerdì 5 gennaio i saldi invernali in Abruzzo. Dopo Basilicata e Valle d’Aosta toccherà quindi alla nostra regione, i cui negozi andranno avanti con gli sconti fino al 5 marzo.
Secondo le ricerche di Confcommercio, il budget che spenderà ogni persona sarà circa di 150 euro per abbigliamento, calzature ed accessori, per un giro d’affari complessivo, in tutta la penisola, di 5,2 miliardi di euro. Una spesa in valore leggermente inferiore a quella dello scorso anno, ma in linea con il momento.
Secondo le stime dell’ufficio studi di Confcommercio, ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2018, spenderà 331 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori. Dopo un Natale ancora sospeso tra una crisi che per molti sembra volgere al termine e una ripresa ancora debole almeno nel “fashion retail”, la buona notizia, secondo l’associazione di categoria, è l’incremento di due punti della fiducia dei consumatori, tornato ai livelli del gennaio 2016. Un ingrediente, questo, imprescindibile, oltre al potere di acquisto degli italiani, per sostenere i consumi in questo periodo dei saldi di fine stagione.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base. C’è la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Anche la prova dei capi non è d’obbligo ed è rimessa alla discrezionalità del negoziante. Per quanto riguarda i pagamenti, invece, le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. Il negoziante ha inoltre l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi Chiari”, “Saldi Trasparenti” e “Saldi Tranquilli”.
Redazione Avezzano Informa