SCURCOLA MARSICANA. Era stato istallato solo ventitre giorni fa il defibrillatore donato dalla Regione Abruzzo al Comune di Scurcola Marsicana.
Un comune finalmente cardioprotetto, con l’istallazione del macchinario e relativa teca di protezione all’ingresso del municipio. Se non fosse che qualcuno abbia ben pensato di danneggiare la teca e prenderne il libretto di istruzioni per il corretto utilizzo.
Il comune, in una nota social, rende noto che attraverso le immagini di videosorveglianza puntate verso l’ingresso del comune non sarà difficile risalire all’autore del gesto assolutamente gratuito, volto a danneggiare un prezioso bene pubblico.
Nel denunciare lo sgradevole episodio, si aggiunge il post-scriptum “inutile spiegare all’artefice del gesto che lo aspettiamo in comune per la riconsegna delle istruzioni”.
Inutile spiegare anche quanto un piccolo episodio sgradevole come questo sia indice di un necessario corso di educazione civica. Perché troppo spesso ci si dimentica che i beni pubblici vanno sentiti come propri e che la violenza verso un bene pubblico e prezioso come un defibrillatore non è forza, ma debolezza.
Ludovica Salera