Avezzano. Spuntano nuovi elementi sulla inaspettata caduta a soli due anni dall'insediamento, dell'amministrazione comunale di Avezzano guidata dal sindaco Gabriele De Angelis.
Secondo quanto si legge in una lettera pervenuta in redazione ed indirizzata all'allora primo cittadino di Avezzano, il boicottaggio dell'amministrazione comunale di Avezzano partì dall'Aquila a seguito di una riunione che i Consiglieri comunali del Gruppo Fratelli d'Italia Leonardo Rosa, Iride Cosimati e Maurizio Gentile fecero con i dirigenti del partito: il sindaco Pierluigi Biondi, Commissario provinciale di FDI, il consigliere regionale Guido Quintino Liris e il segretario cittadino Aurelio Bruni.
In quella riunione fu redatto e sottoscritto da tutti i partecipanti un documento in cui il voto favorevole nell'ultimo consiglio comunale da parte dei consiglieri Leonardo Rosa, Iride Cosimati, Maurizio Gentile era condizionato all'accettazione da parte di De Angelis di 3 punti imposti dal gruppo FDI.
Nel documento indirizzato al sindaco De Angelis e protocollato in Comune in data 07.06.2019, si legge infatti: "A seguito della riunione odierna, i dirigenti del partito FDI prendono atto della volontà unanime dei Consiglieri comunali Rosa, Gentile e Cosimati…di essere disponibili a dare nuova fiducia al Sindaco De Angelis a condizione che vengano assolti i seguenti impegni programmatici…"
La mancata approvazione del bilancio dunque da parte dei consiglieri FDI Rosa, Cosimati e Gentile non venne decisa a seguito di un'analisi approfondita dei punti iscritti a bilancio, ma emerse a seguito di una riunione politica con i dirigenti del partito e fu un vero e proprio braccio di forza tra consiglieri e sindaco basato su un ricatto ai danni del primo cittadino di Avezzano sottoscritto dal dirigente provinciale di Fratelli d'Italia, PierluigiBiondi, quindi della stessa coalizione di centrodestra cui appartiene anche l'ex primo cittadino di Avezzano.
Il voto dei 3 Consiglieri comunali venne quindi usato come merce di scambio per imporre al sindaco De Angelis l'attuazione di alcune azioni amministrative che i consiglieri ritennero di pretendere dal primo cittadino e non condividerle sottoponendole alla volontà e al voto dell'intero Consiglio comunale come prescrive il regolamento comunale.
Giochi di potere guidati dall'Aquila, dunque, dietro la caduta dell'amministrazione comunale di Avezzano e non riflessioni e motivazioni tecniche.
La manovra di palazzo del gruppo Fratelli d'Italia, benedetta dal sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi avrebbe danneggiato tutti: i Consiglieri del Comune di Avezzano che sono stati privati della loro facoltà di votare decisioni in seno al Consiglio, il sindaco sottoposto a ricatto e soprattutto i cittadini di Avezzano che a seguito dello scioglimento dell'amministrazione e commissariamento, come poi è accaduto, hanno visto paralizzarsi l'azione amministrativa con il blocco dei cantieri in corso, il rallentamento dell'ordinaria manutenzione e l'assenza di un organo politico che prenda decisioni di carattere straordinario.
Nelle foto la lettera indirizzata al sindaco De Angelis.