AVEZZANO. Il personale del commissariato di polizia di Avezzano ha denunciato, in stato di libertà, T.G., uomo di 51 anni e F.P., donna di anni 49. Nessun collegamento tra i reati di cui sono accusati i due.
L’uomo, 51enne avezzanese, proprietario di un’azienda agricola è ritenuto responsabile del reato di appropriazione indebita.
Era stato denunciato da un suo dipendente marocchino convinto che il titolare trattenesse più del dovuto dalla sua busta paga. Le indagini condotte dagli uomini della squadra anticrimine, guidati dall’ispettore superiore Gaetano Del Treste e al comando del vice questore aggiunto Marco Nicolai, hanno poi dimostrato che i sospetti del marocchino erano fondati.
T.G. con la scusa di ritenute causate da tasse e contributi, sottraeva allo stipendio del suo dipendente più soldi del dovuto.
Completamente diversa la storia di F.P., di Roma, denunciata perché responsabile del reato di insolvenza fraudolenta. La donna, tempo fa, ha soggiornato in un noto albergo di Avezzano e poi ha pensato bene di lasciare l’hotel senza saldare il conto. Forse la crisi economica dietro il gesto del non corrisposto pagamento, o forse un’abitudine della donna quella di non pagare il conto dell’albergo. La polizia non ha rilasciato ulteriori dettagli in merito alla vicenda.
Maria Caterina De Blasis