AVEZZANO. È finito sott’inchiesta per l’uso improprio dell’automobile di servizio Gianni Di Pangrazio, sindaco di Avezzano e dirigente provinciale, raggiunto da avviso di garanzia.
La spesa per l’uso improprio dell’autovettura di proprietà della Provincia dell’Aquila sarebbe quantificabile intorno ai 150-200 euro. Le indagini hanno portato anche al sequestro di tre mezzi disposto dal gip Giuseppe Romano Gargarella.
Il sindaco, a cui viene contestato un viaggio dello scorso 10 agosto verso Napoli e il successivo rientro tre giorni dopo, sostiene di aver usato legittimamente l’auto di servizio della Provincia. "L'utilizzo dell'auto di servizio, concessa in comodato d'uso gratuito al 50% al Comune di Avezzano dalla Provincia di L'Aquila" dichiara infatti Di Pangrazio "è avvenuto nel pieno rispetto delle regole, in qualità di sindaco di Avezzano, accompagnato da un collaboratore del Comune, quando ero in aspettativa non retribuita da dirigente dell'amministrazione provinciale".
Una doccia fredda, quella che arriva su Di Pangrazio, che abbiamo imparato a conoscere come il sindaco di Avezzano che, una volta insediatosi, ha rinunciato all'indennità di funzione, lasciando nelle casse pubbliche quasi 50mila euro nei primi sedici mesi di mandato. Una parte -25mila euro- è stata destinata al progetto del microcredito, volto a finanziare progetti a categorie sociali "non bancabili". La restante somma è stata concessa comunque al sociale.
"Questa vicenda sarà presto chiarita lasciando venire alla luce la correttezza del mio operato" conclude il sindaco "sono a disposizione dell'autorità inquirente per qualsiasi informazione o chiarimento certo che le verifiche in corso stabiliranno la verità". (Mc.dB.)