Un’unica giornata in cui gli abruzzesi voteranno per il rinnovo del Consiglio Regionale, dei consigli comunali e per eleggere i parlamentari europei.
Le elezioni regionali slittano a maggio dopo che nel 2008 si votò il 15 dicembre a causa degli arresti per l’inchiesta ‘Sanitopoli’, la vicenda che fece decadere la Giunta presieduta da Del Turco.
Deciso il riallineamento ora manca solo l’ufficializzazione con il decreto di convocazione delle consultazioni che il presidente Chiodi dovrebbe firmare entro la metà di questo mese.
Intanto la campagna elettorale per la Regione è già iniziata con le opposizioni di centrosinistra in Consiglio che hanno contestato in aula le decisioni in materia di approvazione del bilancio e della finanziaria 2014 il 30 dicembre scorso tra scontri e polemiche dal centrodestra.
Il presidente Chiodi non ha fatto attendere la sua risposta in cui ha usato una frase di Pietro Nenni che stavolta riassume bene il clima da ‘duello western’: “C’è chi assalta la diligenza e chi avvelena i pozzi”.
Lungi dal paragonare Chiodi a Tex Willer, il presidente ha visto nel comportamento delle opposizioni un modo di avvelenare la campagna elettorale per le regionali da subito, provando a non far approvare il bilancio e andare così all’esercizio provvisorio: “Il centrosinistra con l’ostruzionismo non intendeva intavolare una trattativa con la maggioranza ma creare un danno agli abruzzesi per motivi politici”.
Il presidente della Regione ha poi commentato: “Il comportamento dell’opposizione di centrosinistra è di una ignoranza sesquipedale, anzi, visto che è una parola difficile la traduco in grassa ignoranza” e, diventando sibillino ha rincarato la dose: “Però io sento notizie più serie di queste, ho sentore di rumors che potrebbero inquinare i pozzi della competizione elettorale. Mi dicono che De Fanis sarebbe stato avvisato a giugno, magari da me, delle inchieste a suo carico? Allora é bene dire che quelle cose le dicevano tutti, specie quelli del centrosinistra. Tutti ne parlavano. Non vorrei proprio che da qui alle elezioni ci fossero altri rumori stile giugno scorso. Poi però per chi ha fatto qualcosa... se fosse questo, allora sarebbe giusto che le cosa accadano”.
Se ieri il consigliere regionale del Partito Democratico, Claudio Ruffini, ha tagliato corto dicendo che “l'eccesso di fretta di Chiodi potrebbe creare seri problemi per i cittadini abruzzesi e per le imprese che potrebbero vedere il blocco di servizi per le procedure illegittime attuate dal centrodestra'', Chiodi rincara la dose con: “Qualora dovessero tornare al governo della Regione che l’ultimo chiuda la porta, ci sarà da scappare dall’Abruzzo”.
E’ già campagna elettorale. Con buona pace di Tex Willer, Kit Carson e Geronimo.