Una riunione fiume in Comune in seguito alla quale il sindaco, l’assessore all’ambiente Verdecchia, il presidente della commissione ambiente Crescenzo Presutti hanno diffuso una nota con la decisione di bloccare l’inaugurazione del nuovo depuratore.
L’Amministrazione comunale di Avezzano ha riscontrato che la ditta appaltatrice dell’Arap per i lavori ha posto in essere il pozzetto di captazione e presa che doveva evitare l’immissione delle acque nei canali e quindi consentirne l’accesso nel vecchio depuratore di Puzzillo per essere poi convogliate in quello da inaugurare a Strada 2.
Ebbene, i tecnici del Comune hanno riscontrato che le acque reflue e bianche avrebbero proseguito la loro corsa evitando ogni trattamento facendo permanere l’attuale inquinamento nei canali percorsi dalle acque captate per usi irrigui contravvenendo all’attuale divieto da parte del primo cittadino di Avezzano in vigore dal 19 settembre scorso 2013.
Il Comune chiede in termini perentori chiarimenti e adattamenti del progetto esecutivo approvato rispetto a quello che si è finora realizzato, difforme non solo nella forma ma soprattutto nella sostanza visto che non avrebbe liberato i fossi puzzillo, 3 e 7 dai reflui delle acque provenienti dalla città di Avezzano.
Quanto realizzato dall’Arap, l’ex Consorzio Industriale della Marsica, per mezzo della sua impresa in località Puzzillo, è diverso – prosegue la nota – tra ciò che era stato autorizzato con l’atto dell’8 maggio 2014 da parte del Comune attraverso l’ufficio Suap a firma del dirigente Luca Montanari e quanto previsto anche nelle prescrizioni della Provincia.
Viste le puntigliose prescrizioni degli uffici tecnici del settore ambiente della Provincia e del parziale non rispetto di quanto previsto nel progetto nella fase esecutiva, Di Pangrazio ha scelto di rinunciare all’inaugurazione di un qualcosa che «non avrebbe portato né in astratto e né tanto meno in concreto alcun beneficio alla città, ai cittadini di Avezzano e all’intero mondo collegato con l’agricoltura del bacino del fucino».
Prevista dal tecnico progettista su sollecitazione dell’assessore all’ambiente Roberto Verdecchia: «una variante che verrà depositata entro sette giorni, la quale dovrà obbligatoriamente risolvere una volta per tutte la travagliata vicenda del nuovo depuratore di Strada 2 e consentire l’apertura di un’opera da tempo troppo attesa».
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