Lavoro 06:00

Cartiera, c’è l’accordo

75 i posti in mobilità. 50 persone verranno utilizzate nella Cartiera di Avezzano, mentre altre 50 saranno distaccate negli altri siti dell’Italia e del Belgio


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AVEZZANO. Sono stati abbastanza positivi gli esiti del nuovo incontro sulle sorti della Cartiera Burgo che si è tenuto ieri al Mise. I segretari nazionali e territoriali dei sindacati, le Rsu e l’azienda hanno sottoscritto un accordo ponte per la Cratiera che prevede, in sintesi, 75 posti di mobilità; 50 persone utilizzate in Cartiera ad Avezzano e altre 50 trasferite in distacco negli altri siti Burgo, italiani e belga, a cui l’azienda garantirà diaria e alloggio per un anno.

 

«Il territorio ha bisogno di risposte certe e di proposte concrete per non perdere nemmeno un giorno di stipendio e salvaguardare tutti i posti di lavoro» ha commentato il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, dopo la lunga e difficile trattativa, iniziata alle 13:00 e terminata alle 18:00, in cui sindacati e Rsu hanno incalzato i rappresentanti dell’azienda.

 

È stato anche fissato un nuovo appuntamento per un tavolo tecnico agli inizi del mese prossimo, tra istituzioni, governo e azienda, per valutare le manifestazioni di interesse presentate per l’acquisto della Cartiera. «Fate presto» chiosa di Pangrazio «dobbiamo arrivare alla definizione della procedure di cessione dell’azienda il prima possibile per riportare in sviluppo il sito produttivo».

 

La Regione Abruzzo, rappresentata dal vice presidente Giovanni Lolli, si è impegnata a diminuire la pressione delle accise sull’energia e a facilitare l’insediamento e il finanziamento della formazione della nuova azienda. La provincia dell’Aquila, rappresentata dall’assessore alle politiche del lavoro Claudio Tonelli si è fatta carico di sensibilizzare il Ministero del Lavoro per prorogare gli ammortizzatori sociali mentre il Comune di Avezzano si è impegnato a facilitare le procedure di insediamento del nuovo soggetto giuridico e a snellire, attraverso il Suap, tutti gli aspetti formali e burocratici per la nuova riconversione del sito.

I sindacati sono anche intervenuti per far togliere, dal contratto, la clausola che permetteva di smontare la pattinatrice e portarla altrove.