AVEZZANO. Il sisma di magnitudo 7.0 che la rase al suolo nel 1915. La ricostruzione della città con il Piano Regolatore Generale dell'Ingegnere Sebastiano Bultrini nel 1918. L'idea di un nuovo abitato ripreso dal concetto delle città giardino, molto in voga in quegli anni.
E' nata così la nuova Avezzano e, nella ricorrenza del Centenario da quel terribile anno, nell'ambito delle celebrazioni va ad inserirsi l'incontro-conferenza “Avezzano città giardino”, un momento di riflessione sul ruolo che soprattutto l'architettura del tempo, applicata alle dinamiche del territorio, svolse nel raggiungimento di risultati sorprendenti.
Artefice di questa lectio magistralis, il Club per l'Unesco dell'Aquila, riconosciuto dalla Federazione Italiana Centri e Club Unesco che ha voluto realizzare un momento educativo e formativo basato su paragoni e analisi prospettiche.
L'incontro, che si terrà mercoledì 18 marzo dalle 17:00 alle 19:00 nella Sala Consiliare del Comune, prevede gli interventi del presidente della Federazione Ordini degli Architetti Abruzzo e Molise, Arch. Sandro Annibali, del vicepresidente dell'Ordine degli Architetti della Provincia dell'Aquila, Arch. Edoardo Compagnone, una relazione dell'Arch. Raffaello Di Domenico sul tema “Avezzano Città Giardino”.
Saranno illustrate le logiche con cui si concepì l'espansione post sisma della città tra Piazza Torlonia e la Stazione.
Presenterà l'incontro, in veste di moderatore, il Probiviro della Federazione Italiana Centri e Club UNESCO, Prof. Avv. Andrea Tatafiore.
L'evento è patrocinato dal Club per l'UNESCO dell'Aquila, l'ordine degli Architetti della Provincia dell'Aquila e la Federazione Ordini degli Architetti di Abruzzo e Molise.
Cl.C.