PROVINCIA. “Le associazioni di categoria conoscono la verità ed è bene che la conoscano anche i cittadini non direttamente interessati”. Questo l’obiettivo dichiarato della nota diramata dalla Provincia dell’Aquila a seguito della richiesta di chiarimenti pubblicata dai consiglieri provinciali di minoranza e della denuncia, alla Procura della Repubblica, di Confagricoltura L’Aquila che ha accusato l’Ente di non aver adottato alcun piano di prevenzione e, di conseguenza, di aver assunto un comportamento omissivo per quanto concerne la questione dei danni provocati all’agricoltura dai cinghiali
«Rendiamo noto» spiegano dalla Provincia «che l’amministrazione è al lavoro per correre ai ripari dalle inadempienze di chi l’ha preceduta. Sin dal giorno successivo al suo insediamento, il 5 maggio, il presidente ha partecipato ad un incontro presso la regione Abruzzo con le associazioni di categoria per affrontare il problema dei danni da cinghiali ed è venuto a conoscenza del fatto che la Provincia dell’Aquila non aveva adottato il piano quinquennale di gestione degli ungulati così come previsto dal regolamento regionale entrato in vigore nel giugno del 2014».
«Comprendendo le legittime proteste di coloro che vivono di agricoltura» si legge ancora nella nota «non si comprende come i quattro consiglieri firmatari della richiesta, ben tre di essi componenti della passata amministrazione, abbiano sentito la necessità di intervenire su una vicenda alla quale avrebbero dovuto lavorare già dall’anno 2014 e che forse, con superficialità hanno trascurato. Infatti il citato regolamento regionale prevedeva l’obbligo per le province di adottare il piano quinquennale entro sei mesi dalla sua entrata in vigore e quindi tutto doveva essere già pronto entro dicembre 2014».
«Chiarito questo elemento» proseguono «rendiamo noto che, parallelamente all’avvio della stesura del piano quinquennale, questa amministrazione ha, da subito, avviato la redazione di un piano di contenimento della specie dei cinghiali che consentirà l’abbattimento selettivo e che tale piano è allo studio finale. A seguito del necessario parere favorevole dell’Ispra anche la Provincia dell’Aquila potrà intervenire per limitare i danni alle colture causati dalla fauna selvatica».
«Questa amministrazione» concludono dall’Ente «è al lavoro da sessanta giorni per recuperare le mancanze di chi oggi non fa altro che apparire sulla stampa ad ogni piè sospinto cavalcando qualsiasi malcontento. In cinque anni non hanno affrontato il problema come si sta facendo in questi giorni e oggi provano a scaricare su chi lavora per correre ai ripari».
Redazione Avezzano Informa