Solo un cumulo di macerie e tanta polvere. Nessun terremoto, è bastata la volontà di tirare giù un pezzo di storia contadina: il vecchio forno dove le famiglie di una volta di Borgo Via Nuova andavano a turno a fare il pane è stato abbattuto di mattina contro la volontà dei residenti.
Sono rimasti solo blocchi, ferro e calcinacci al sole di quello che era la testimonianza di un’opera tirata sù dall’Ente Fucino alla periferia di Avezzano. Un’opera sì piccola rispetto ai metri quadrati occupati ma grande per tutti i ricordi delle persone che abitano quel pezzo di città.
Non è servita a nulla dunque la raccolta di firme di quelli che abitano lì, loro non volevano quello «scempio» ma le ruspe sono entrate in azione fregandosene della volontà dei cittadini. La riqualificazione della piazza adiacente era in programma già da tempo e l’assessore dell’epoca, Gabriele De Angelis, si pronunciò per una ristrutturazione della piazzetta che doveva andare di pari passo con il recupero della piccola costruzione alla quale tutti quelli del quartiere volevano bene.
Non è andata così e gli “amici del forno” di Borgo Via Nuova sono veramente incazzati, dopo la raccolta di firme che non è servita a fermare la demolizione hanno organizzato un’assemblea pubblica nel noto locale adiacente, il Golden Park, per far sentire le loro proteste. In molti vogliono chiederne conto a Giancarlo Cipollone, uno dei consiglieri comunali di Avezzano che abita da quelle parti e che li rappresenta nel Consiglio Comunale.
Fatto sta che ormai per i cittadini di Borgo Via Nuova il danno è fatto e qualcuno o più di qualcuno nell’Amministrazione comunale dovrà assumersi la responsabilità di fornire delle risposte adeguate alle domande dei cittadini. Fatto sta che comunque un altro piccolo pezzo di storia, e ad Avezzano di storia rimasta in piedi ne è rimasta davvero poca, se ne è andato.
Rimane una domanda: siamo sicuri che il fabbricato che accoglieva il forno di Borgo Via Nuova era nella disponibilità del Comune di Avezzano?
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