«Servono misure urgenti per far fronte alla crisi economica della Marsica». Così il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti nell’interpellanza che presenterà all’Emiciclo a tutela del tessuto economico e sociale marsicano.
Un documento che arriva a breve giro di posta dopo l’emendamento proposto da Berardinetti ed approvato nell’ultima seduta del Consiglio Regionale al “Documento di economia e finanza regionale 2016-2018” «che riconosce la Marsica tra le aree di crisi industriale individuate dalla Regione Abruzzo. Con l’interpellanza chiedo l’adozione, da parte della giunta, di un atto amministrativo che sancisca tale riconoscimento, al fine sostenere la ripresa economico-finanziaria e occupazionale, mediante il rafforzamento dei processi produttivi delle imprese e la riorganizzazione dei processi gestionali e organizzativi. Tutto ciò consentirebbe alle imprese del territorio marsicano di beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge 181/1989 che mirano a riqualificare le aree di crisi industriale e di settore e creare nuova occupazione».
Berardinetti è tornato anche sulla triste vicenda legata all’esclusione della Marsica dagli aiuti alle imprese 107.3.c, investimenti a favore delle grandi imprese, finalizzati alla creazione di nuove attività: «La Marsica e la Piana del Cavaliere sono territori a forte vocazione produttiva e con alcune realtà aziendali di una certa dimensione e vitalità che, anche in funzione di questa opportunità, hanno manifestato interesse ad ampliamenti e accrescimenti produttivi, considerando inoltre la concreta possibilità di nuovi insediamenti imprenditoriali il fatto di escludere entrambe le aree territoriali dalla zonizzazione della 107.3.c, comporta gravissime conseguenze a livello economico e, di fatto, ne accelera la ormai evidente deindustrializzazione del sistema produttivo».
Da qui muove Berardinetti per chiedere alla Giunta Regionale e al presidente D’Alfonso «di impegnarsi a reinserire la Marsica e la Piana del Cavaliere tra le aree territoriali 107.3.c. Anche alla luce delle misure previste dal governo Renzi nella legge di stabilità 2016, che prevedono incentivi nella forma del credito d’imposta, per l’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive indicate nelle zone assistite delle Regioni del sud, tra le quali è ricompreso l’Abruzzo. E’ mia intenzione valorizzare le aree produttive di confine con le altre regioni con l’obiettivo di ottenere degli accordi che favoriscano lo sviluppo economico».
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