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Stragi e terrorismo, l’appello della Cgil abruzzese: “Torniamo nelle strade e nelle piazze a difendere la democrazia”

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«È tornata l’ora di scegliere e di agire, le parole non bastano più a sconfiggere la paura, il pericolo di rendere fragile la democrazia e mettere a rischio la libertà. Noi tutti, uomini e donne, dobbiamo batterci per il nostro destino e il nostro futuro. Dobbiamo combattere il dolore e la morte ma anche illuminare le zone d’ombra, respingere le ambiguità e i silenzi». È con queste parole che la segreteria regionale della Cgil Abruzzo ha deciso di commentare le ultime, terribili pagine di stragi scritte dal terrorismo.

 

«Per quanto ci riguarda» prosegue la nota del sindacato «il rispetto dei nostri valori e della democrazia è una scelta non negoziabile. Sono le ragioni della nostra esistenza, della nostra storia. Per noi è un dovere collettivo, una presa di coscienza che appartiene a tutti e a ciascuno. E allora anche in Abruzzo, come la Cgil nazionale sollecita a fare in tutto il Paese, dobbiamo tornare nelle strade, nelle piazze, in tutti i luoghi di lavoro, essere protagonisti e attori per difendere con forza i valori di democrazia, uguaglianza e solidarietà».

 

«Sono questi i principi che ci ispirano e che l’Italia e l’Europa considerano inviolabili. I nostri padri» spiegano poi dalla Cgil abruzzese «li hanno conquistati con il sangue, grazie a loro siamo riusciti per tanti anni a mantenere in pace il continente europeo, abbiamo combattuto l’odio razziale, la fame e le disuguaglianze. Quello di un’Europa prospera e solidale è un sogno che faticosamente ha iniziato a realizzarsi: non vogliamo perderlo ma anzi dobbiamo cercare di farlo avverare. Non ci rassegniamo all’Europa della paura. Nella sua storia più volte la Cgil ha dovuto battersi per difendere la democrazia, anche quando il terrorismo dilagava nel nostro Paese. Non siamo rimasti fermi a guardare, al contrario il nostro sindacato è stato protagonista del risveglio delle coscienze, dello scontro con le organizzazioni eversive, per rimuovere ogni ambiguità. Nessun dubbio né incertezza perché non esistono giustificazioni per il terrorismo, né economiche o sociali, né religiose o ideologiche».

 

«E allora i luoghi di lavoro, le scuole, le strade e le università dell’Abruzzo» l’appello finale «restano ancora i luoghi della nostra iniziativa, i luoghi della mobilitazione a difesa della democrazia e contro il terrorismo. Anche oggi la Cgil non è sola, insieme a noi si battono tante donne e tanti uomini. Combattere l’orrore e l’assassinio è un dovere e una scelta per non vivere nella paura, per difendere la libertà. Per questo rinnoviamo il nostro impegno, oggi come sempre».

 

Redazione Avezzano Informa


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