“Dopo due anni, innumerevoli richieste ed altrettanti rinvii non ci è ancora dato sapere la reale situazione strutturale della scuola che, quotidianamente, ospita i nostri figli”. È questo l’allarme del Comitato Genitori degli studenti dell’Istituto Comprensivo Corradini-Fermi-Mazzini di Avezzano, che ha deciso di intervenire nuovamente attraverso Avezzano Informa per chiedere alle Istituzioni di prendersi carico di quella che ormai è diventata una vera e propria ‘storia infinita’.
“Infinita e soprattutto grave perché è dal 2015 che stiamo aspettando invano la perizia dell’Enea – sottolinea la responsabile del Comitato Simona Santullo – facendo un passo indietro nel tempo, nelle relazioni del 2012 e del 2015 inviate dal comune alla dirigente scolastica, viene indicato un indice di vulnerabilità sismica pari allo 0,149. A questo dato è seguita una correzione dell’indice comunicata l’8 settembre 2016, stavolta pari allo 0,304. Quest’ultimo indice, però, coincide con il ‘fattore di sicurezza al limite di salvaguardia della vita’, e non con l’indice di vulnerabilità sismica! Al momento, quindi, lo 0,149 è l’unico dato certo sul valore di vulnerabilità scaturito dalla relazione dell’ingegner Caroli. In base al decreto legge regionale il valore minimo per la chiusura di una scuola è pari allo 0,20, l’istituto Corradini-Mazzini-Fermi è quindi rimasto e rimane tuttora aperto con un indice 0,149”.
“Dopo tutto questo caos ci era stato comunicato dal comune di Avezzano che entro il 15 di novembre noi genitori avremmo conosciuto finalmente l’esito della terza, nuova perizia dell’Enea. Io stessa – aggiunge Santullo - mi sono recata ieri in municipio per avere aggiornamenti dall’ingegner Di Stefano ma la risposta è stata la seguente: “Non ci è arrivata nessuna perizia, bisogna aspettare la fine del mese”. Possibile che un documento così importante, richiesto ben due anni fa, ancora non sia stato consegnato al comune e di conseguenza a noi per prenderne visione? Basta con le prese in giro e gli escamotage per temporeggiare, questa perizia non c’è! È solo un modo per farci stare buoni e zitti”.
“Ci sono 1200 persone che giorno dopo giorno vengono ospitate in quell’edificio – continua Santullo - in seguito alle nostre richieste non abbiamo avuto né gli interventi né i musp (moduli a uso scolastico provvisorio), tutto è rimasto fermo, a differenza di comuni come Pratola Peligna o Sulmona, dove le amministrazioni comunali hanno preso in mano la situazione e si sono mosse anche solo a scopo preventivo per far studiare i propri giovani in totale sicurezza. Inoltre, alla lettera di aiuto inviata giorni fa dal neonato Comitato Regionale Scuole Sicure al governatore d’Abruzzo Luciano D’Alfonso e ad altri rappresentanti della regione tra cui Altero Leone, dirigente della Protezione Civile, non abbiamo avuto ancora risposta".
"Lo stesso Comitato, nato dalla volontà di rappresentanti di Avezzano, Atri, Campli, Teramo, Torre De’ Passeri, Sulmona, Sant’Egidio alla Vibrata e Pratola Peligna, si è riunito ieri a Teramo per discutere le problematiche presenti in molte scuole abruzzesi che continuano a non essere in possesso di valutazione a norma statale e regionale, e stilare una lista dettagliata di argomenti da presentare al presidente della regione, nella speranza - conclude - di essere ascoltati e di avere risposte certe per la sicurezza dei nostri figli”.
Idia Pelliccia
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