AVEZZANO – Rischio sismico e sicurezza delle scuole, ad Avezzano piace thriller. Gli eventi di questi giorni, con la triplice scossa di terremoto a Montereale e l’emergenza neve che, a parte la Strage del Rigopiano a Farindola, ha causato anche notevoli difficoltà e danni a patrimonio pubblico e privato, hanno riaperto a vivo la ferita della sicurezza delle scuole di Avezzano.
Una ferita che non si è mai rimarginata, in realtà, visto che opposizione consiliare e genitori, soprattutto dei ragazzi delle scuole Fermi-Mazzini-Corradini, attendono da mesi di avere la perizia sull’edificio effettuata dai tecnici dell’Enea, come detto più volte dal sindaco Di Pangrazio, nonché di conoscere dalla Procura di Avezzano se ha intenzione di avviare le inchieste promosse dall’opposizione che ha presentato appositi esposti sulla sicurezza delle scuole dopo non aver avuto risposta dal primo cittadino alle interrogazioni presentate soprattutto dai consiglieri di Partecipazione Popolare, Barbonetti, Lamorgese e Gallese.
A far aumentare la preoccupazione, poi, il fatto che da Ingv e Commissione Grandi Rischi, le cui note sono state pubblicate da tutti i media e organi di stampa, seppure con qualche lacuna, ci sia consentito, viene posta l’ipotesi di nuove scosse uguali o addirittura superiori a quelle già registrate, più o meno sempre nella stessa zona dell’aquilano. E questo sempre partendo dall’assunto dimostrato che prevedere i terremoti non si può. Ma questa affermazione non deve essere presa come un allarme ma semplicemente come una banalità. Che l’Aquilano e la Marsica siano un territorio ad elevatissimo rischio sismico, non c’è bisogno che ad aquilani e marsicani vengano gli esperti a dirlo. La storia di queste due aree lo dimostra senza dubbi. Quindi il problema non è il terremoto ma come prevenire le conseguenze dei fenomeni naturali come i sismi.
Di sicuro non si sta facendo finta di nulla. Stando a quanto sostengono tecnici ed esperti contattati dalle famiglie dei ragazzi delle scuole di Avezzano, l’edificio che ospita le Fermi-Mazzini-Corradini, avrebbe un indice di vulnerabilità al di sotto dello 0,20 minimo previsto facendo invece registrare un insufficiente 0,149 che non fornirebbe alcuna sicurezza. Insomma, qualora ci fosse una scossa di terremoto di una certa rilevanza, oppure una sequenza sismica di un certo rilievo e di una intensa frequenza, non ci sarebbero le garanzie per chi dentro quella scuola studia e lavora.
Partendo da queste considerazioni, quindi, i genitori che hanno i figli nelle scuole Fermi-Mazzini-Corradini di Avezzano, e che hanno aderito al Gruppo Avezzano Scuole in Sicurezza, hanno deciso per domani mattina, lunedì 23 gennaio alle 8,30, di inscenare una prima protesta nella quale in primis non faranno entrare i loro figli a scuola e successivamente porranno il problema dei documenti alle autorità scolastiche. Il giorno seguente, martedì 24 gennaio, alle ore 10, gli stessi genitori hanno organizzato una manifestazione, aperta a tutti, nella quale si recheranno davanti al Palazzo Municipale di Avezzano per protestare contro i troppi silenzi del sindaco Di Pangrazio e della sua Amministrazione ma anche per la mancanza di risposte che provengono anche dalla Procura di Avezzano.
Intanto il Comune di Avezzano rassicura tutti affermando di aver eseguito controlli nelle strutture scolastiche (eccetto la Fermi-Corradini-Mazzini), controlli visivi, dai quali non sono emerse fessurazioni e crepe capillari riferibili al terremoto. Quindi tutto a posto.
Pieluigi Palladini