L’inaugurazione della sede elettorale del Progetto Leonardo Casciere a Piazza Risorgimento diventa subito un punto d’incontro aperto alla democrazia partecipata. Sì perché l’avvocato candidato sindaco di Avezzano distribuisce ai tanti sostenitori e curiosi le tracce del suo programma da integrare con le proposte che arrivano direttamente dai cittadini.
Casciere ribadisce ancora una volta di non avere padroni: «Non abbiamo alcun rapporto con la vecchia politica, siamo liberi e a favore del cittadino. Non siamo l’antipolitica ma la politica vera che parte da presupposti diversi. È così che sono sicuro di arrivare al ballottaggio e, come non abbiamo padroni al primo turno, non ne avremo nemmeno al secondo. Le due coalizioni concorrenti stanno attuando le “divergenze parallele”, cioè sono d’accordo nell’ostacolare i movimenti civici come il nostro».
L’avvocato ha rilevato come Internet sia ormai uno strumento fondamentale per far passare i messaggi rivolti alle persone: «Quando ho posto degli argomenti all’attenzione dei cittadini attraverso la Rete, loro mi hanno tributato i loro “like” ma poi non si sono fermati e mi hanno proposto delle cose ben precise dalle quali è scaturito il programma. Così si trasformano i “like” in voti».
Sull’eventuale destinazione d’uso degli storici edifici che ospitano le scuole Corradini-Fermi dopo che gli alunni saranno trasferiti nella nuova sede, Casciere ha le idee ben precise: «Sentir parlare di centro o galleria commerciale mi fa venire i brividi, anche solo a pensarlo. Giammai un centro commerciale alle Corradini-Fermi ma un polo culturale per investire sulla crescita della cittadinanza, questo sì. Uno spazio del genere dedicato alle attività culturali non può che far ricrescere il livello della città affinché Avezzano torni ad essere il luogo che gli avezzanesi meritano».
Quindi Casciere ha preso l’impegno con un cittadino-elettore di Cese che ha denunciato come metà della frazione al di là del Salviano sia senza la copertura fognaria: «Lasciare una qualsivoglia zona di Avezzano senza fogne nel 3000 è indegno. Con il milione e 700mila euro che potremo risparmiare dai tagli all’interno del Comune (soppressione dell’Ufficio Legale, dei premi ai dirigenti, dei telefonini) agiremo subito per implementare la rete fognaria anche a Cese».
Da ultimo il rinnovo dell’appello agli altri candidati sindaci per un incontro-dibattito nel quale ci siano le domande dei giornalisti ma soprattutto quelle dei cittadini «per vedere chi ha la caratura e lo spessore giusto per fare il sindaco di Avezzano».
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