Opi – Insegnare il rispetto della montagna, della flora e della fauna: con questo importante obiettivo, all’interno della sala polivalente del borgo, sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre ha avuto luogo il corso sezionale della Commissione Regionale di Tutela dell’Ambiente Montano, ossia l’organo tecnico del CAI (Club Alpino Italiano) che opera nel settore dell’alpinismo, dell’educazione alle tematiche naturalistico-ambientali, della sensibilizzazione e divulgazione delle conoscenze, nonché della tutela e del monitoraggio dell’ambiente montano e della sua cultura.
L’incontro si è aperto con gli interventi del primo cittadino di Opi Berardino Paglia e del presidente della Comunità Parco Nazionale Antonio Di Santo, volti a sottolineare l’importanza del 95° anniversario dall’istituzione del PNALM e dell’inserimento delle faggete vetuste del Parco nella lista del patrimonio mondiale Unesco. I nuclei di faggeta premiati sono 5 ed ospitano i faggi più antichi dell'emisfero settentrionale (560 anni) per una superficie di 937 ettari appartenenti ai demani civici di Villavallelonga (Valle Cervara), Opi (Cacciagrande), Pescasseroli (Coppo del Principe e Coppo del Morto) e Lecce nei Marsi (Moricento). Peculiarità notevoli di questi ambienti sono l'assenza di interventi dell’uomo, l'alto valore di necromassa, l’elevato livello di biodiversità, la presenza di specie rare e di splendidi esemplari quali l'orso marsicano, il cervo, il capriolo ed il lupo.
Il presidente della sezione CAI Coppo dell’Orso Michele Morisi ha evidenziato il ruolo e l’evoluzione dell’educazione ambientale: durante la mattinata, attraverso la proiezione di filmati, sono stati rilevati gli stretti legami tra scienze matematiche e naturali e come sia possibile leggere gli elementi della natura tramite la geometria frattale. La prof.ssa Alessandra Mosca ha poi accompagnato i partecipanti in un viaggio emozionale attraverso il mondo dell’arte e delle opere dell'artista J.Pollock, le cui tele sono state oggetto di interpretazione tramite l’applicazione scientifica della teoria dei frattali. Successivamente sono state illustrate due relazioni del Pnalm: la prima, a cura della biologa Roberta Latini sulla gestione dei grandi mammiferi; la seconda, a cura del forestale Carmelo Gentile, sulle foreste vetuste e sul processo che ha portato al riconoscimento Unesco.
I partecipanti hanno inoltre fatto visita nel pomeriggio al Museo della foresta e dell’uomo, in Val Fondillo, e successivamente hanno degustato diversi tipi di miele ospiti di un produttore locale, che li ha guidati nel proprio apiario per visitare gli alveari. A seguire il prof. Nicola Racano è intervenuto sugli equilibri ecologici ed i connessi aspetti culturali, tematiche introdotte dal film “L’uomo che piantava gli alberi” dell’87, basato sul racconto omonimo di Jean Giono. Infine il dott. Luigi Vitacolonna ha evidenziato le condotte più opportune da tenere e quali invece da evitare in determinati contesti. A chiusura dell’incontro, domenica 1° ottobre i corsisti, guidati dalla guardia del Parco Lorenzo Roselli, hanno ammirato il paesaggio della Foresta incantata nella riserva della Val Fondillo.
Idia Pelliccia